la chiesa, orientata con l’abside a sud, presenta la facciata intonacata; nel registro inferiore è divisa in tre settori da quattro lesene, mentre in quello superiore ha sempre tre settori ma quelli laterali sono più ristretti e privi di lesene esterne. Al centro dei settori centrali ci sono il portale in pietra ad arco non estradossato ed una finestra ad arco, sempre con contorno in pietra. Il tetto è a capanna per il registro superiore, mentre l’inferiore è protetto da altre due falde. Un portico ad ambulacro corre lungo il lato sinistro e abbraccia l’abside quasi per intero. L’interno è a navata unica, voltato con botte ribassata e suddiviso in 7 campate: quelle pari presentano sei altari laterali collocati in profonde cappelle. La prima campata trapezoidale possiede due nicchie protette da cancellate: a sinistra c’è il fonte battesimale e a destra il crocefisso. La seconda campata a sinistra ha l’altare in marmi policromi dedicato a S. Antonio Abate; il primo altare a destra è in marmo con sovrapposta ancona in legno con colonne tortili, ed è dedicato alla Madonna del Rosario. La terza campata possiede gli ingressi laterali sormontati da nicchie ospitanti le statue in gesso di S. Giuseppe e S. Maddalena. La quarta campata ha a sinistra l’altare delle Reliquie; a destra l’altare in marmo dedicato a Maria Bambina. La quinta campata possiede due cantorie. La sesta campata presenta a sinistra l’altare dedicato alla Madonna e a destra quello dedicato a S. Antonio di Padova. La settima campata è trapezoidale come la prima e possiede due porte sormontate da nicchie ospitanti le statue in gesso di Aronne e Mosè. Il presbiterio, più stretto della navata, è sopraelevato di sei gradini in marmo di Zandobbio. L’altare maggiore ha mensa in marmo verde con riquadrature in onice. Il corpo dell’altare ha gradini e tribuna in marmo verde e bianco. La copertura del presbiterio è con cupola sorretta da pennacchi con affrescati con i quattro evangelisti, mentre l’abside si conclude con catino. Il campanile è in pietra squadrata, ha una copertura a quattro falde poco inclinate e si trova dietro l’abside
1587 – la comunità di Zambla si rende canonicamente autonoma dalla chiesa matrice di S. Bartolomeo apostolo di Oltre il Colle con decreto del vescovo Girolamo Ragazzoni in data 17 novembre
1737 – consacrazione dell’attuale chiesa in data 18 luglio per mano del vescovo Antonio Redatti, che aggiunge all’antico titolo di S. Maria Maddalena quello della Beata Vergone Maria
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Zambla in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annota che la chiesa parrocchiale, sotto il titolo di Santa Maria Maddalena ha quattro altari. Al maggiore, è eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato alla Beata Vergine del Rosario, è istituita l’omonima confraternita. Inoltre nella parrocchia è registrata anche la presenza del consorzio della Misericordia e della scuola della dottrina cristiana
1799 – realizzazione dell’organo ad opera di Giuseppe Serassi
1835 – completamento del campanile, la data è incisa nell’intradosso di un arco della cella campanaria
1921 – consacrazione degli altari di S. Antonio di Padova e di S. Antonio abate per mano di mons. Perini vescovo di Mangalore
1922 – consacrazione degli altari di S. Barbara e di S. Maria Maddalena per mano del vescovo Giovanni Menicatti vicariato apostolico di Ho-Nan
1924 – prolungamento della chiesa di una campata e realizzazione delle medaglie della volta con la Maddalena, S. Giovanna d’Arco e le Virtù teologali
1924 – consacrazione dell’altare maggiore in data 26 maggio per mano del vescovo Luigi Maria Marelli che vi incluse le reliquie dei santi Alessandro e Pio
1963 – Agostino Manini realizza il ciclo di affreschi nel battistero con scene bibliche e simboli vari
1973 – restauro della seicentesca pala centrale seicentesca con la Gloria della Maddalena di Gian Paolo Cavagna