La chiesa a unica navata, di impianto rettangolare sia l’aula che il presbiterio, sorge in un’ampia zona a verde, nel secolo scorso dedicata a cimitero. Sul lato destro vi è affiancato un vano rettangolare destinato a sacrestia. La facciata principale a capanna si presenta intonacata con due paraste angolari lavorate a finto bugnato che incorniciano il semplice prospetto, concluso in sommità da una cornice con un leggero motivo ad archeggiature a seguirne l’andamento. Sopra al portale ad arco a tutto sesto si apre un oculo centrale con cornice anch’essa intonacata, di simili fattezze alle due aperture presenti sui fianchi. Il prospetto laterale destro oltre all’apertura finestrata presenta sulla porzione perimetrale verso la zona absidale una facciata a capanna che farebbe supporre ad una precedente cappella esterna addossata, successivamente unita al locale sacrestia. Sul prospetto laterale sinistro si conservano invece due contrafforti murari in parte ruderizzati. Internamente la chiesa a unica navata è coperta a volta a botte con due lunette in corrispondenza degli oculi vetrati. Superata la balaustra in materiale lapideo e il gradino che separa il presbiterio dalla navata, si conservano lacerti di più cicli pittorici alcuni dei quali attribuiti alla scuola del Luini (?) riproducenti Santa Maria Maddalena in atteggiamenti di penitenza (parete sinistra); la Gloria di Santa Maria Maddalena (parete di fondo); Dio Padre (nel medaglione centrale della volta a botte del presbiterio).
XVI – La struttura della cappella probabilmente risale al XVI secolo, quale oratorio campestre all’interno dell’antico Cimitero. Si è supposta una primitiva funzione come ospizio fuori città per gli appestati e gli incurabili durante la peste di Milano (1576-77).
1620 – L’oratorio fu ristrutturato nel 1620, come testimonia una lapide rinvenuta a Precotto.
XX – La facciata principale fu restaurata ad inizio Novecento.
1967 – Dismissione del cimitero Gorla Precotto, nella cui area era inserita la chiesa.
1982 – Saggi e analisi stratigrafiche seguite da operazioni di restauro che hanno permesso il ritrovamento sulla parete di fondo del presbiterio della Gloria di Santa Maria Maddalena.
2008 – Intervento di restauro e risanamento conservativo della chiesa a cura dell’arch. Giorgio Ghitturi di Milano: un primo lotto di interventi ha riguardato gli esterni; in un secondo lotto sono stati restaurati gli interni.
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