Il santuario di Santa Maria in frazione Cortabbio, sorto nel luogo di un’apparizione mariana, si caratterizza per la facciata a capanna dominata dal portale in pietra grigia e dalla finestra sagomata, anch’essa in pietra grigia, chiusa da una vetrata istoriata con la raffigurazione dell’apparizione. La facciata si completa con un piccolo sagrato rialzato di sette gradini e chiuso da parapetti in pietra. All’interno lo spazio è articolato con la prima parte organizzata su una croce latina e la seconda costituita dal presbiterio quadrangolare terminante in un’abside poligonale. Ai lati di questo corpo si trovano il campanile a destra e la sacrestia rettangolare a sinistra. La copertura della navata è in volta su cui poggia, all’innesto delle poco profonde cappelle laterali, una cupola ribassata. Le due cappelle laterali sono illuminate da grandi aperture sagomate chiuse da vetrate. Il tema mariano è l’assoluto protagonista sia dei testi che delle raffigurazioni murali presenti in tutta la chiesa.
1535 – Fu avviata la costruzione del santuario sul luogo di un’apparizione mariana.
1608 – L’edificio subì grosse riparazioni in seguito alla caduta di un grosso masso.
1661 – Fu costruita la sacrestia alla sinistra del presbiterio.
1710 – Il piccolo sagrato fu sistemato con la costruzione delle panche da addossare ai muretti.
1711 – Il capomastro Andrea Volpi di Narro fu incaricato di rifare le volte, i cornicioni e il campanile.
1888 – Fu realizzata e posata la cantoria lignea in controfacciata.
1959 – Venne sistemato il campanile.
1961 – Venne posato il nuovo pavimento in marmo.
1975 – Venne modificato il presbiterio e posato il nuovo altare post conciliare.
1989 – Gli interni subirono un completo intervento di restauro.
2017 – Restauro del compendio delle vetrate artistiche, attribuite al pittore Arturo Galli.