posta nel centro storico di Piazzolo, la chiesa è preceduta da un sagrato pavimentato in ciottoli e rialzato di tre gradini rispetto alla quota della piazza antistante. La facciata intonacata è suddivisa in tre settori da lesene e contro-lesene e in due ordini da un cornicione orizzontale. Il settore centrale del primo ordine accoglie l’ingresso rialzato di cinque gradini, con contorno in granito strizzo rosso, sormontato da uno stemma vescovile. I settori laterali presentano pareti lisce, intonacate, ad eccezione di una lapide commemorativa posta nel settore di sinistra. Nel secondo ordine è presente centralmente una finestra ad arco con contorno sagomato e sormontata da una cartiglia che ricorda la dedicazione della chiesa. Un tetto con struttura in legno a due spioventi conclude l’edificio. Internamente si presenta ad unica navata con pianta rettangolare, suddivisa in tre campate da lesene poggianti su basamento in marmo e complete di capitelli corinzi che reggono il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata sono collocati a sinistra e a destra i confessionali. Nella seconda campata è posto a sinistra l’ingresso laterale e a destra il pulpito. Nella terza campata è collocato a sinistra l’altare dedicato al S. Cuore di Gesù e a destra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario. Il presbiterio è rialzato di quattro gradini, ha pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è absidato coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente alla sagrestia e al campanile
1446 – secondo quanto riportato da lo storico mons. Pagnoni, la comunità parrocchiale di Piazzolo si rese autonoma dalla chiesa plebana di San Martino oltre la Goggia con decreto 22 settembre del vescovo Polidoro Foscari
1725 – viene edificato il campanile
1742 – la chiesa, come oggi ci appare, fu ricostruita dal capo mastro Costanzo Moroni
1776 – venne consacrata con il titolo di S. Maria Assunta il 16 ottobre per mano del vescovo Anton Maria de Ambiveris
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 2 luglio, nella parrocchiale figuravano la scuola del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore, la scuola del Rosario presso l’altare omonimo, la scuola della Dottrina cristiana presso l’altare dei Santi Carlo Borromeo e Maria Maddalena
1868 – l’interno venne abbondantemente arricchito nelle decorazioni per opera dei decoratoriRigamonti e Cavallotti di Milano
1961 – realizzazione di nuova vetrata istoriata dalla ditta Lindo Grassi di Milano
1977 – viene realizzata la zoccolatura interna in marmo pernice rosso
1979 – adeguamento liturgico del presbiterio. Il primo luglio, il vescovo Giulio Oggioni consacrava il nuovo altare comunitario realizzato della ditta Comana Marmi, sigillandovi le reliquie dei santi Alessandro, Carlo Borromeo, Giovanni Bosco, Bartolomea Capitanio, Vincenza Grossa e del Beato Luigi Maria Palazzolo
1981 – rivestimento in rame sbalzato della porta maggiore
2001 – restauro dell’interno della chiesa