La chiesa orientata a sud-ovest è anticipata da un breve sagrato rialzato di qualche gradino rispetto al profondo piazzale antistante.
La facciata principale in stile neoclassico è organizzata in due ordini: quello inferiore intonacato e a terminazione piana, con una cornice si sviluppa per l’intera larghezza del corpo di fabbrica interno e ne rispecchia l’organizzazione dello spazio a tre navate; la porzione centrale avanzata di qualche decina di centimetri rispetto alle ali, è decorata con incisioni orizzontali a creare un motivo a fasce.
L’ordine superiore, anch’esso avanzato, si sviluppa per il solo corpo della navata centrale ed è coronato da un timpano triangolare.
Sono presenti tre portali di accesso architravati di cui quello centrale di ordine maggiore; i laterali sono dotati invece di un sopraluce rettangolare.
Superiormente delle riquadrature geometriche accostano il rosone centrale vetrato. In sommità alla facciata è collocata la statua di Santa Maria Assunta.
I fianchi sono in parte in intonaco e in parte in ciotoli con filari di regolarizzazione in laterizio a vista. L’aggiunta novecentesca è chiaramente riconoscibile dall’imponente volume monolitico in laterizi a vista e dalla terminazione piana dei prospetti.
Nella porzione di muratura sopra i colonnati interni si aprono oculi vetrati sulla navata principale; Nelle porzioni inferiori lunette vetrate ad illuminare le campate laterali.
I prospetti del corpo più antico sono inoltre coronati da una dentellatura in cotto che prosegue, intonacata, nella facciata classicheggiante.
Sul fianco meridionale tra la navata e il corpo del presbiterio aggiunto successivamente sorge il campanile con prospetti intonacati, orologio, cella campanaria aperta con monofore e cupolino a padiglione rivestito in lastre di rame.
Internamente, superate la bussola lignee sull’ingresso centrale, al di sopra della quale si sviluppa la cantoria, l’aula è suddivisa in tre navate da colonne in finto marmo lucido di ordine dorico che reggono una archeggiatura a tutto sesto e a cui corrispondono delle semicolonne nelle navate laterali.
Lo spazio delle navate completamente intonacato è in netto contrasto con la aggiunta novecentesca del transetto e del presbiterio di rodine gigante e dove le pareti in laterizio a vista contrastano con le quattro colonne circolari rivestite in lastre lapidee grigie e con le volte a crociera intonacate.
Nel corpo novecentesco sono presenti apparati musivi raffiguranti “l’Assunta fra i santi, artisti e padri della Chiesa” (1960) nel catino absidale e la “Crocefissione” (1956) realizzata nella lunetta sopra l’arco trionfale.
L’altare e il tempietto sono opera dell’architetto Brambilla e nelle absidi presenti nei transetti sono conservate le statue di don Marco Melzi. Pregevole è una antica tavola col Crocefisso fra Angeli (1523) e il battistero realizzato in marmo di Candoglia.
XVI – Una prima chiesa fu costruita tra il 1590-1595 per volontà dell’Arcivescovo di Milano Gaspare Visconti, ma fu nei secoli più volte rimaneggiata. Dell’antico impianto restano forse alcune tracce materiche nella tessitura delle murature del campanile.
1885 – Una nuova chiesa fu costruita verso la fine del XIX secolo su progetto dell’architetto Alfonso Parrocchetti.
1886 – La chiesa fu aperta al culto, non ancora ultimata, il 1° agosto 1886.
1952 – L’architetto Ottavio Cabiati ampliò il complesso accostando all’impianto a tre navate un importante transetto con due volumi coperti a volta a crociera costolonata con colonne di ordine gigante rispetto a quelle della navata, coperta a volta a botte cassettonata.
1956 – L’artista Luigi Filocamo realizzò i mosaici: nel catino absidale “l’Assunta fra i santi, artisti e padri della Chiesa” (1960) e nell’arco trionfale la “Crocefissione” (1956).
2009 – Interventi manutentivi alle coperture della chiesa parrocchiale e dei corpi annessi.
2015 – Richiesta di autorizzazione per il restauro dell’organo.