la chiesa orientata con l’abside a sud è preceduta dal sagrato pavimentato con cubetti di pietra. La facciata intonacata è suddivisa in tre settori da quattro lesene, poggianti su un basamento con finitura a crespone e terminanti con capitelli dorici. I due settori laterali hanno una trabeazione decorata ad imitazione di un marmo rosato, mentre un cornicione collega tutti e tre i settori e fa da imposta al timpano triangolare che conclude architettonicamente l’edificio. Nel settore centrale sono presenti il portale in pietra e una finestra. L’interno è a navata unica, divisa in due campate voltate con cupole ribassate e separate da una strozzatura con volta a botte, nello spessore della quale si trovano il battistero a sinistra e l’ingresso laterale a destra. Nella prima campata a sinistra si trovano un confessionale e l’altare della Madonna con Bambino. Nella cappella di destra vi sono un confessionale e l’altare del S. Cuore. Nella seconda campata a sinistra si trovano un confessionale e l’altare di San Rocco, di cui resta solo la nicchia con la statua del santo; a destra un altro confessionale e l’altare di San Luigi, di cui resta sempre solo la nicchia con la statua. Nelle lunette delle cappelle vi sono finestre circolari che illuminano la navata. Sul gruppo di lesene di sinistra dell’ultima campata si trova il pulpito. Il presbiterio è preceduto da due porte che conducono a vani retrostanti, quali sagrestia e campanile; è sopraelevato di tre gradini in marmo di Zandobbio ed è coperto con volta a vela/e termina con abside coperto da catino. L’altare è in marmo di Botticino, con lesene e modanature in verde. Ai lati dell’altare vi sono le due cantorie con fondelli intagliati e dorati. Il campanile si trova a sinistra dell’abside ed ha la cupola a bulbo
1470 – costruzione della primitiva chiesa
1480 – la chiesa viene smembrata dalla matrice chiesa di Lepreno per decreto del vescovo Ludovico Donato
1500 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Lorenzo Gabrieli
1775 – la chiesa viene distrutta da un incendio provocato da un fulmine
1779 – ricostruzione della chiesa
1894 – sopraelevazione della cella campanaria
1909 – ampliamento della chiesa con l’aggiunta di una campata con relativa cupola
1915 – realizzazione gli affreschi della volta
1946 – riconsacrazione in data 31 maggio per mano del vescovo Adriano Bernareggi, che ne conferma l’antico titolo di S. Maria Assunta e sigilla nell’altare maggiore le reliquie dei Santi Giovanni Battista e Adriano
1965 – realizzazione del nuovo pavimento in marmo del presbiterio
1977 – la chiesa viene restaurata esternamente
1979 – posa di nuova pavimentazione nella navata e ristrutturazione del presbiterio
1979 – realizzazione di nuove tinteggiature interne
2002 – rifacimento delle facciate e posa di nuova lattoneria del tetto