pPosta in posizione elevata rispetto al paese, la chiesa è orientata liturgicamente ed è collegata alla strada principale tramite una scalinata fiancheggiata da muretti in pietra. Circondata da un sagrato in ciottoli, presenta la facciata suddivisa in due ordini da un cornicione coperto da coppi. Quattro lesene la suddividono in tre settori. Nel settore centrale del primo ordine, è posto il pronao aperto su tre lati con archi in muratura in opera su due colonne in pietra con base dello stesso materiale, il tutto è coperto da volta a crociera e precede il portale in pietra sagomata. Il secondo ordine è scandito come il primo e ospita centralmente una finestra. Un secondo cornicione presenta andamento orizzontale nei settori laterali e si apre con andamento curvo nel settore centrale. L’interno è a pianta rettangolare; lesene in stucco con basi e capitelli corinzi la suddividono in cinque campate, delle quali le due estreme sono curve e servono da raccordo alle pareti d’ambito della chiesa. Sopra i capitelli poggia il cornicione e la trabeazione. La navata è coperta da volta a botte, ad eccezione della zona centrale dove è posta la tazza circolare. La prima campata ospita due nicchie, quella di sinistra accoglie il Fonte Battesimale, quella di destra accoglie un confessionale. Nella seconda campata sono collocati due altari: quello di sinistra è dedicato all’Adorazione della croce, quello di destra è dedicato al Martirio di S. Orsola. La terza campata è più ampia ed ospita due altari: quello di sinistra è dedicato all’Immacolata e S. Feliciano, quello di destra è dedicato alla Madonna del Rosario. Due ingressi laterali sono posti accanto questi altari. Nella quarta campata è posto a sinistra l’altare di S. Salvatore risorto, a destra quello dedicato ai Morti. Nelle pareti di raccordo tra la navata e il presbiterio, sono posti due ingressi che conducono al campanile e alla sagrestia. Il presbiterio è sopraelevato di sette gradini, è più stretto della navata ed è coperta da volta a botte. Il coro è a pianta semicircolare ed è coperto da catino
1190 – la comunità parrocchiale di Serina, già smembrata dalla chiesa plebana di Dossena dal vescovo Lanfranco, dopo secoli di convivenza con Lepreno, si rese pienamente autonoma
XV – costruzione di una nuova chiesa tutta in pietra, a tre navate con archi trasversali ogivali
1704 – rifacimento della chiesa, secondo gli stili del momento, su progetto di Gian Battista Caniana
1760 – consacrazione per mano del vescovo Serafino Torriani delegato dal vescovo Antonio Redetti, che le confermava l’antico titolo di S. Maria Annunciata
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Serina, in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa prepositurale era stata eretta sotto il titolo di Santa Maria Annunciata, per separazione dalla chiesa dei Santi Giacomo e Alessandro di Lepreno nel 1449. La chiesa aveva 7 altari. Al secondo, dedicato al Santissimo Redentore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al terzo, intitolato a San Carlo apostolo e a San Nicola da Tolentino, era istituita la confraternita dei disciplini dei Morti e delle Orazioni e dei Cinturati; al quarto, sotto il titolo dell’Immacolata Concezione di Maria Vergine, era presente la scuola dell’Immacolata Concezione; al quinto, dedicato al Santissimo Rosario, era istituita l’omonima scuola
1832 – soprelevazione del campanile quattrocentesco
1930 – realizzazione della tomba in marmo nero e onice del card. Felice Cavagnis su progetto dell’ing. Luigi Angelini
1946 – restauro delle porte lignee
1961 – consacrazione dell’altare maggiore per mano del vescovo Giuseppe Piazzi
1961 – rifacimento del pavimento del presbiterio e posa di nuova zoccolatura interna in pietra grigia di S. Benedetto
1976 – restauro delle decorazioni interne
1992 – ripulitura e consolidamento delle porte lignee del coro e sagrestia
1992 – revisione degli intonaci della facciata e ritinteggiatura
1996 – rifacimento dell’impianto elettrico e posa di nuovi corpi illuminanti
2008 – rifacimento pavimentazione, pulitura apparato decorativo interno e realizzazione nuovo impianto di riscaldamento