la facciata è intonacata, suddivisa in tre settori da lesene e contro-lesene poggianti su un basamento in marmo di Zandobbio e terminano con capitelli corinzi sopra i quali corre una trabeazione completa di fregio e timpano triangolare. All’interno del fregio è posta una scritta che ricorda la dedicazione alla chiesa. Nel settore centrale è presente, entro leggero sfondato ad arco, il portale in marmo di Zandobbio dotato di colonne a tutto tondo con relative basi e capitelli corinzi che reggono un timpano curvo. Sopra il portale vi è una finestra con relativo davanzale. Nei settori laterali, vi son i ingressi secondari che si limitano in altezza e si raccordano al settore centrale mediante muretti rampanti sormontati da due statue raffiguranti a sinistra S. Lupo e a destra S. Grata. Leggermente arretrato è il campanile che prosegue sovrastando di poco, la cupola della chiesa. Internamente presente pianta a croce greca coperta da tazza circolare. I quattro settori agli angoli della croce sono costituiti da quattro vestiboli: i primi due in controfacciata ospitano gli ingressi secondari, gli altri due posti verso il presbiterio ospitano due ingressi che immettono a sinistra nella sagrestia e, a destra, nella cappella di S. Pellegrino. Sopra ogni vestibolo è presente un matroneo aperto ad arco su due lati verso la chiesa e dotato di balaustra in marmo. I quattro bracci della croce, sono coperti da volte a botte e terminano con parete piana nella quale sono ricavate a sinistra e a destra rispettivamente le cappelle della Madonna del S. Rosario e quella di S. Anna.
Ai lati della prima cappella sono presenti due porte che conducono al campanile e alla sagrestia, mentre ai lati della seconda cappella vi sono due ingressi laterali.
La cappella di S. Pellegrino, ha pianta quadrata con angoli smussati ed è coperta da tazza circolare in opera su quattro arcate. La sagrestia è coperta da una volta che si raccorda ad uno sfondato centrale dipinto. Lesene in stucco poggiano su basamenti in marmo e terminano con capitelli anch’essi in stucco, sui quali corre un cornicione su cui si imposta la volta a botte e la cupola circolare. Nella volta sono state ricavate: tre finestre di cui due sopra le due cappelle e una nella parete in controfacciata; altre quattro poste all’altezza della cupola illuminano la navata. Il presbiterio si apre con arco trionfale in prosecuzione del braccio longitudinale della croce; esso è a pianta rettangolare ed è sopraelevato rispetto alla navata da tre gradini.
VIII – la prima notizia documentaria relativa ad una cappella dedicata a Santa Grata in Bergamo risale all’VIII secolo. Nel testamento del gasindio regio Taido del 774, infatti, è citata una “basilica Sancte Grate” sita “prope civitate Bergomate”
1304 – nell’elenco dei rappresentanti delle chiese al sinodo del 1304 è infatti nominato un “pre Pergaminus de Sancte Grate inter vites”
1360 – nella “nota ecclesiarum” che registra le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi, è nominata la chiesa di Santa Grata “capela civitatis Bergomi” con due benefici
1399 – a chiesa fu consacrata dal vescovo Brachino Besozzi
1575 – in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, del 24 settembre, la parrocchiale di Santa Grata inter vites, “extra moeniam constructa”, risulta consacrata
1660 – nel 1660, per indulto di Alessandro VII, venne insignita del titolo di prepositurale
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi,si legge che nella parrocchiale di Santa Grata detta inter Vites situata nel Borgo Canale, erano erette le scuole del Santissimo Sacramento presso l’altare maggiore e del Rosario presso l’altare della Beata Vergine Maria
1750 – l’attuale chiesa fu progettata dall’architetto Achille Alessandri
1781 – in occasione della visita pastorale del vescovo Gian Paolo Dolfin avvenuta il 19 agosto 1781, nella parrocchiale risultano erette la scuola del Santissimo Sacramento, presso l’altare maggiore, e la confraternita del Santissimo Rosario presso l’altare omonimo. La scuola della Dottrina cristiana è eretta presso l’altare di Sant’Anna
1781 – la chiesa venne consacrata dal vescovo Gian Paolo Dolfin, il 24 agosto 1781
1888 – venne realizzata la cappella dedicata poi a S. Pellegrino ed affrescata da Giovanni Cavalleri
1904 – la decorazione interna fu eseguita sotto la direzione dell’architetto Fornoni Elia
1935 – viene posata una nuova pavimentazione
1955 – rifacimento del timpano e restauro della facciata e del campanile
1969 – viene presentato un progetto per il nuovo impianto di riscaldamento della chiesa
1974 – viene ristrutturato il presbiterio in ottemperanza alle direttive dettate dal Concilio Vaticano II
1980 – le facciate sono sottoposte ad un intervento di manutenzione straordinaria
1993 – vengono restaurate le quattordici tele presenti nella sagrestia
1995 – viene posato un nuovo impianto elettrico e termico
2000 – il campanile è interessato da interventi di manutenzione straordinaria
2005 – la chiesa è sottoposta internamente ad un generale intervento di restauro e vengono rifatte le coperture