La facciata è protetta da uno sporto di gronda in legno a due falde e presenta il suo portale in pietra sagomata ad arco a sesto acuto e nella parte alta una finestra rettangolare con contorno in muratura. La facciata e gli altri fronti non presentano elementi architettonici, infatti le facciate sono lisce e prive d’intonaco. La muratura è per lo più in borlanti di fiume disposti a lisca di pesce, ma sono visibili diverse tessiture murarie che denotano i diversi interventi di rimaneggiamento sull’edificio nel corso del tempo. Internamente la chiesa presenta una pianta rettangolare ad unica navata suddivisa in tre campate da due archi a sesto acuto molto slanciati, sui quali poggia il tetto a due falde in legno e tavelloni di cotto ancora originali. La terza campata è occupata dal presbiterio coperto da involto ad ombrello con lunette. Nella seconda campata a destra si apre la cappella laterale dedicata alla Beata Vergine Addolorata. Il presbiterio è dominato dall’imponente e prestigioso polittico composto da dieci tavole in opera entro grandioso coronamento in legno scolpito e dorato
1408 – la data di edificazione è incerta, ma la chiesa era sicuramente esistente nel 1408 quando il notaio Obertino da Clusone, morendo, lasciava dei terreni alla
Mia. In cambio ogni giorno doveva essere celebrata una messa nella chiesa.
1866 – nel 1866 venne aperta la cappella laterale dedicata all’Addolorata
1873 – l’ultimo cappellano che vi esercitò il suo ministero fu Don Antonio Savoldi nel 1873
1969 – il 23 gennaio 1969 l’edificio viene regolarmente donato alla parrocchia di San Martino Vescovo di Nembro da parte dell'”Ente Comunale di Assistenza” (ECA). Unitamente all’edificio di culto venne donato l’attiguo stabile alle seguenti condizioni: celebrazione annuale di un ufficio funebre a suffragio dei benefattori dell’Eca e della Pia Casa di Riposo, e l’estinzione di diverse passività ed oneri di culto gravanti nei bilanci dell’Eca e della Pia Casa di Riposo di Nembro
1971 – l’8 giugno 1971 il rev. mons. Carlo Nava, parroco di Nembro, autorizzato dalle autorità competenti, accettò la donazione con le rispettive condizioni ed oneri di culto ed entrato in possesso della chiesa si adoperò per la ristrutturazione del tetto e, d’accordo con l’ente comunale, a liberarla da alcuni fabbricati che si addossavano addirittura su parte della facciata.
2001 – all’inizio del XXI secolo la chiesa ha subito lavori di restauro che compresero il risanamento delle murature e il rifacimento della pavimentazione del presbiterio