addossata al campanile della chiesa parrocchiale, si trova la chiesa dedicata a S. Rocco.
Presenta una facciata con linee seicentesche suddivisa da un cornicione, in due ordini in cui quello inferiore è di recente finitura; quest’ultimo presenta centralmente uno sfondato ad arco dove, nel primo ordine, è presente un portale in marmo di Zandobbio con ai lati due lapidi che ricordano la dedicazione alla chiesa; l’ordine superiore presenta centralmente, una finestra semicircolare.
La facciata si conclude con un timpano triangolare, sormontato da croce in ferro.
La chiesa con navata unica a pianta rettangolare è suddivisa da lesene in tre campate senza particolare destinazione; solo nella seconda campata a destra, è presente un ingresso laterale.
Il presbiterio è a pianta quadrata, rialzato rispetto alla navata di un gradino e si completa in un coro absidato coperto da tazza.
Una porta a destra del coro, conduce ad un corridoio che collega il campanile e il sagrato; sul muro posto a nord di questo passaggio, si trovano tracce d’affreschi quattrocenteschi e l’imposta di un arco con mensole.
XV – la primitiva chiesa venne costruita successivamente al Concilio di Costanza (1414) che introdusse anche in Italia, la devozione di S. Rocco, contro le pestilenze.
1575 – negli atti della visita di S. Carlo Borromeo non si trova cenno della chiesa, ciò significa che essa probabilmente era considerata solo una cappella devozionale, oppure era già andata in rovina
1630 – una lapide in fianco alla porta principale, ricorda che la chiesa fu costruita nel 1630 per implorare l’aiuto divino negli anni assai tristi della pestilenza.
1659 – dai verbali delle visite pastorali si evince che nel 1959 la chiesa era pericolante, proprio per questo motivo il vescovo Barbarigo la fece chiudere al culto. Le riparazioni avvenute in seguito non cambiarono le condizioni della chiesa tanto che nel 1703, il vescovo Ruzini ne fece chiudere metà con assito, perché ritenuta pericolosa.
1836 – i fedeli fecero voto di rifare la chiesa edificata al tempo della peste e dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano, per dedicarla anche alla Madonna Addolorata ai piedi della croce
1836 – la chiesa dopo diversi anni di costruzione fu ultimata soltanto nel 1850. Su delega del vescovo di Bergamo, la chiesa venne benedetta dall’ex parroco di Gorlago don Nicola Camplani, che ne era stato il promotore. Las poté costruire molto più grande delle precedenti, poiché nel frattempo era stata abbattuta sia la vecchia parrocchiale sia il vecchio campanile, e perché verso il 1810, secondo le norme napoleoniche, il cimitero era stato spostato fuori dall’abitato
1978 – vennero eseguiti lavori di restauro che interessarono gli interni della chiesa vennero rifatti gli intonaci, le coperture ed i canali in rame
1986 – la chiesa fu interessata da un generale intervento di restauro