Inserita nel centro storico ed orientata liturgicamente, è preceduta da un ampio sagrato pavimentato in ciottoli di fiume disposti a disegno geometrico ed è delimitato da paracarri in marmo di Zandobbio collegati tra loro. La facciata intonacata è suddivisa in tre ordini architettonici sovrapposti. All’ordine inferiore sono presenti cinque settori scanditi da lesene e controlesene ioniche, che partendo da un basamento in pietra, si innalzano fino a raggiungere la trabeazione e il cornicione. I settori laterali sono lisci e intonacati mentre il centrale più ampio ospita il portale, dotato di due colonne in stile corinzio che reggono un timpano spezzato. Questo è sormontato alle estremità da due statue raffiguranti angeli seduti e al centro è posta una medaglia raffigurante la Consegna delle chiavi a Pietro da parte di Gesù. Il secondo ordine prosegue come il primo limitandosi ad una parte basamentale da cui si dipartono quattro lesene e controlesene che dividono l’ordine in tre settori; questi ultimi sono collegati al basamento mediante raccordi rampanti e sono sormontati da due statue raffiguranti S. Giovanni apostolo e S. Marco evangelista. Il settore centrale è occupato da una grande finestra dotata di contorno in marmo con balaustra e ancona in stucco, completa di timpano e arco spezzato. I due settori laterali sono occupati da due nicchie contenenti le statue dei Santi Pietro e Alessandro. Il terzo ordine si limita solo al settore centrale delimitato da due lesene che sorreggono il timpano curvo che conclude la facciata. Quest’ordine è collegato all’ordine inferiore tramite due raccordi rampanti sormontati da due statue raffiguranti angeli musicanti Sopra il timpano sono poste tre statue che raffigurano la Madonna al centro e due angeli laterali. Nella specchiatura è collocato uno stemma in ceppo gentile con le insegne pontificie. L’interno è ad unica navata suddivisa in quattro campate da lesene con capitelli corinzi, che partendo da un basamento sorreggono la trabeazione e il cornicione praticabile che corre lungo tutto il perimetro della navata; quest’ultima è coperta da volta a botte. In corrispondenza di ogni campata sopra il cornicione si aprono le finestre. Nella prima campata è posto a sinistra il fonte battesimale e a destra un altare devozionale in legno. Nella seconda campata a sinistra è posto l’altare dedicata alla Madonna dell’Assunta, a destra l’altare con la statua del Sacro Cuore di Gesù. Nella terza campata sono presenti a sinistra e a destra gli ingressi laterali sormontati dall’organo e da una cantoria. Segue la quarta campata che ospita a sinistra la cappella del Santo Crocifisso e a destra quella dedicata alla Madonna del S. Rosario. L’arco trionfale divide la navata dal presbiterio e ospita a sinistra e a destra due ingressi che conducono rispettivamente al campanile e alla sagrestia. Il presbiterio è più stretto della navata, sopraelevato di cinque gradini è coperto da volta a botte. Il coro è absidato coperto da catino. Il campanile è una torre in pietra squadrata sormontata da un coronamento con cupolino
XV – costruzione della chiesa dedicata alla Madonna, nella posizione dell’attuale parrocchiale
1539 – dai verbali dalla visita pastorale di mons. Pietro Lippomani del 24 maggio si evince che la chiesa dedicata alla Madonna aveva sagrestia a destra e campanile a sinistra, non ancora ultimato, ed un gran cimitero senza recinzione a difesa. L’altare maggiore era ornato con un quadro con santi, ai lati c’erano altri due altari dedicati rispettivamente al SS.mo Sacramento e alla Madonna
1575 – il 20 settembre mons. Francesco Porro, delegato e convisitatore di S. Carlo Borromeo, visita la parrocchia e ispezionando la nuova parrocchiale dedicata alla Madonna, la definisce ampia, grande, sufficientemente bella e consacrata. A fianco di essa ed all’altezza della cappella maggiore sorgeva quel campanile, che fu iniziato verso il 1526, con tre campane, di cui una abbastanza grande
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale, compresa nella pieve di Seriate, risultava amministrata attraverso il giuspatronato della vicinia. Vi erano erette le compagnie del Santissimo Sacramento, del Rosario e della Dottrina cristiana
1704 – demolizione dell’antica chiesa dedicata alla Madonna e posa della prima pietra dell’erigenda chiesa per mano del vescovo Luigi Ruzini
1715 – ristrutturazione del locale della sagrestia e posa di nuovi arredi
1733 – viene posata la struttura lignea portante del tetto
1739 – consacrazione per mano del vescovo Antonio Redetti del nuovo edificio con titolo dei santi Pietro apostolo e Alessandro martire, con elevazione a rango di chiesa prepositurale
1785 – intervento di restauro alle decorazioni del presbiterio e del coro
1938 – Cesare Paleni, su disegno dell’arch. Mario Marenghi, realizza il nuovo altare maggiore in marmo
1940 – consacrazione dell’altare maggiore dal vescovo Adriano Bernareggi, con l’inclusione delle reliquie dei santi Pietro e Alessandro
1956 – rifacimento dell’intonaco della facciata e ripristino dei conci in pietra delle lesene
1956 – realizzazione di nuovo coronamento del campanile con la cella terminale a tempietto
1961 – restauro dell’apparato decorativo interno
1975 – rifacimento del pavimento delle cappelle laterali
1985 – manutenzione ordinaria del manto di copertura
1994 – intervento conservativo sulla facciata