orientata secondo il criterio liturgico tradizionale, la chiesa è preceduta dal contenuto sagrato dove prospetta anche la casa parrocchiale collegata: i due corpi di fabbrica sono collegati fra loro da un porticato. Il fronte principale intonacata è suddivisa in due ordini da un cornicione coperto con coppi. Nell’ordine inferiore centralmente è posto l’ingresso con contorno in pietra artificiale martellinata, superiormente, nel secondo ordine una finestra che illumina la navata. Un timpano triangolare con sormontato da una croce in pietra artificiale, conclude architettonicamente l’edificio. Internamente la chiesa si presenta a navata unica suddivisa da lesene, in cinque piccole campate, di cui la prima e la quinta di raccordo. Le lesene, compete di basi in marmo e capitelli corinzi, sorreggono la trabeazione ed il cornicione sul quale si imposta la volta a tutto sesto che copre la navata.La chiesa è illumina naturalmente, oltre alla finestra posta in facciata da altre quattro poste sopra il cornicione sui lati sud e nord. Altre due finestre illuminano il coro.
Nella prima campata di raccordo, a sinistra è posta una nicchia un tempo contenente il fonte battesimale, ora occupata dalla statua lignea di S. Pietro Apostolo, a destra in un piccolo sfondato è posta la statua di S. Carlo. La seconda campata, entro lievi sfondati, presenta: a sinistra un confessionale ligneo, a destra l’ingresso per l’adiacente cappella di S. Rocco. La terza campata ospita gli ingressi laterali completi di bussole in legno. La quarta campata presenta due cappelle discretamente profonde: quella di sinistra è dedicata alla Madonna del Rosario ed è completa di altare in marmo policromo completo di tabernacolo e ancona delimitata da angeli che reggono un timpano spezzato. quella di destra è dedicata al S. Cuore di Gesù ed è dotata di altare in marmo.
Segue la quinta campata curva di raccordo all’ arco di trionfo, che ospita due porte che immettono a sinistra nel campanile e a destra nella sagrestia. Sopra queste due porte sono collocati due pulpiti in legno laccato, scolpito e dorato con il loro piccolo capocielo.
Il presbiterio, in rilievo di cinque gradini in marmo di Carrara è coperto da tazza circolare, si completa con il coro semicircolare coperto da catino absidale.
1260 – esiste menzione di una chiesa in località Sambusita fin dal XIII secolo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede, risultava presente la chiesa di San Pietro, nella pieve di Dossena
1464 – la chiesa di Sambusita è anche attestata con il titolo di parrocchiale nel Libro censuale redatto nel 1464, sotto l’episcopato di Giovanni Barozzi, in cui figurava come di recente smembramento dalla parrocchia di Costa Serina insieme alla parrocchia di Rigosa
1575 – il 26 settembre, l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, visita la chiesa parrocchiale di San Pietro in Sambusita con i suoi cinque altari
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Sambusita, sotto l’invocazione dei Santi Pietro e Paolo apostoli, figurava come mercenaria del comune e inserita nella pieve di Dossena. Aveva quattro altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Sambusita in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva cinque altari. Al maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al terzo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita
1891 – costruzione dell’attuale chiesa, utilizzando della precedente solo alcune parti della facciata e dei muri perimetrali in pietra
1902 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Gaetano Camillo Guineani che confermò l’antico titolo di S. Pietro apostolo e incluse nella mensa dell’altare maggiore le reliquie dei santi Amanzio, Faustino e Pellegrino
1902 – soprelevazione del campanile
1952 – restauro del fronte principale
1969 – la ditta Terragni realizza, su cartone dell’artista Claudio nani, la vetrata istoriata per la finestra centrale
2000 – la chiesa viene restaurata internamente