Chiesa di San Pietro (Rigosa, Algua)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

Algua - Via Sambusita - BG - 24010

0345/69014

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1260 – esiste menzione di una chiesa in località Sambusita fin dal XIII secolo. In una lista delle chiese di Bergamo sottoposte a un censo imposto dalla Santa Sede, risultava presente la chiesa di San Pietro, nella pieve di Dossena
1464 – la chiesa di Sambusita è anche attestata con il titolo di parrocchiale nel Libro censuale redatto nel 1464, sotto l’episcopato di Giovanni Barozzi, in cui figurava come di recente smembramento dalla parrocchia di Costa Serina insieme alla parrocchia di Rigosa
1575 – il 26 settembre, l’arcivescovo di Milano, Carlo Borromeo, visita la chiesa parrocchiale di San Pietro in Sambusita con i suoi cinque altari
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa parrocchiale di Sambusita, sotto l’invocazione dei Santi Pietro e Paolo apostoli, figurava come mercenaria del comune e inserita nella pieve di Dossena. Aveva quattro altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Sambusita in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva cinque altari. Al maggiore era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al terzo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita
1891 – costruzione dell’attuale chiesa, utilizzando della precedente solo alcune parti della facciata e dei muri perimetrali in pietra
1902 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Gaetano Camillo Guineani che confermò l’antico titolo di S. Pietro apostolo e incluse nella mensa dell’altare maggiore le reliquie dei santi Amanzio, Faustino e Pellegrino
1902 – soprelevazione del campanile
1952 – restauro del fronte principale
1969 – la ditta Terragni realizza, su cartone dell’artista Claudio nani, la vetrata istoriata per la finestra centrale
2000 – la chiesa viene restaurata internamente