la chiesa presenta una facciata in marmo di Zandobbio, rivolta verso ovest e preceduta da un ampio sagrato pavimentato in porfido e circondato da balaustra in marmo.
La facciata è divisa in due ordini da quattro lesene e relative contro-lesene che, partendo dai relativi basamenti, suddividono gli ordini in tre settori: quello principale è molto più ampio dei laterali ed ospita, all’ordine inferiore, un portale settecentesco, appartenente alla facciata originaria:il portale è sormontato da un timpano triangolare sopra il quale sono appoggiati due angeli; il timpano è spezzato al centro, da una nicchia contenente la statua di S. Pancrazio anch’essa sovrastata da un ulteriore timpano triangolare.
Il primo ordine è diviso dal secondo, mediante cornicione con modanature.
I settori laterali del secondo ordine sono raccordati al centrale mediante un muretto rampante. In corrispondenza delle lesene e sopra il fastigio del timpano del settore centrale sono collocate statue di Santi. Nel settore centrale del secondo ordine si trova una finestra contornata da tribuna.
La chiesa presenta, dopo una prima campata rettangolare, un’unica navata a pianta ellittica con ai lati due cappelle.
Lesene in stucco poggianti su alti basamenti in marmo di Zandobbio reggono con i loro capitelli, un cornicione praticabile su cui si imposta la volta a botte.
La prima campata della navata presenta ai lati due ingressi che conducono a sinistra al Fonte Battesimale e a destra in un ripostiglio.
Segue l’ampliamento ellittico della navata con a sinistra la cappella dedicata alla Madonna del S. Rosario e a destra quella dedicata all’Addolorata e a Santi.
Inoltre, ai lati degli altari, sono presenti quattro ingressi: due posti verso il presbiterio e due posti verso la controfacciata; i primi conducono a destra all’esterno della chiesa e a sinistra alla sagrestia mentre i secondi conducono a sinistra alla piccola cappella dedicata alla Nostra Signora della Deposizione di Gesù nella quale, su basamento in marmo, è collocata la Pietà e sopra, si trova la tela raffigurante la deposizione di Nostra Signora; a destra vi è un piccolo ripostiglio.
Sopraelevato di quattro gradini in marmo, rispetto al pavimento della sempre in armo della navata, delimitato da una balaustra in marmo, si apre, con la sua pianta rettangolare, il presbiterio che ospita al centro il grande altare con mensa sorretta ai lati da due cariatidi di leoni a tutto tondo seduti sulle zampe posteriori e al centro grande cesto in bronzo colmo di uva e frumento.
Ai lati del presbiterio, in alto sono posizionate le due cantorie in legno scolpito, laccato e dorato. Dietro l’altare maggiore vi è il coro in noce scolpito con diciassette stalli.
886 – la prima chiesa oratoriale sorta in paese fu quella dedicata a S. Felice, già esistente nel 886, come conferma la pergamena relativa ad un atto di compravendita stilato nell’oratorio di S. felice in “Gurlaco”. Nella chiesa di S. Felice gli abitanti si recavano per pregare e per gli atti quotidiani di pietà, per lr funzioni spiccatamente parrocchiali dovevano invece recarsi a Telgate nella Chiesa plebana, perché quella era la parrocchiale per tutti i paesi della valle Calepio
1180 – in Gorlago, la parrocchia sorse verso il 1180, al tempo del vescovo Gula, quando molti paesi ottennero l’autonomia religiosa. S. Felice fu certamente la prima parrocchiale, come unico oratorio ora esistente, almeno sino alla costruzione della nuova chiesa
1316 – la nuova chiesa venne costruita al centro del paese attorno al 1316, anno in cui risultò essere parroco della chiesa di S. Pancrazio di Gorlago, Mariano Mutti
1504 – la chiesa venne rinnovata sul finire del 1400 (di quell’epoca, oggi sono visibili residue tracce di affreschi nei vani adiacenti al campanile) e venne consacrata il 22 settembre dal vescovo Gabrieli
1708 – l’attuale chiesa fu incominciata nel 1708 su progetto di Gian Battista Caniana, con la prestazione del capomastro Battista Luchini . Nel 1717 iniziarono ad essere eseguite le finiture interne, tali lavorazioni si protrassero per oltretrentacinque anni quando nel 1763 venne collocato un organo Bossi con modifiche della scuola Serassi.
1715 – con decreto 8 maggio del vescovo e cardinale Pietro Priuli, era insignita con il titolo di prepositurale. La consacrazione e la dedicazione a S. Pancrazio martire avvenne il 10 maggio 1761, per mano del vescovo di Pult Serafino Torriani, delegato dal vescovo Antonio Redetti.
1763 – l’ 8 luglio 1763 iniziò la costruzione del campanile con materiale in parte recuperato dalla primitiva chiesa di S. Andrea e in parte cavato dai colli di Entratico e Zandobbio; il campanile venne terminato nel 1766
1828 – su progetto dell’architetto Bartolomeo Capitanio, l’artista Pompeo Marchesi realizzò l’arare maggiore in marmo,venne posato il nuovo altare maggiore. Quest’ultimo venne consacrato dal vescovo Gritti Morlacchi il 12 maggio 1835
1916 – su progetto dell’ing. Angelini viene eseguita la facciata della chiesa rivestita interamente in marmo.
1963 – viene pavimentato il sagrato della chiesa
1966 – viene installato il nuovo impianto di riscaldamento della chiesa
1977 – a causa di problemi statici si decise di intervenire sulla chiesa. In particolare vennero demolite alcune strutture sul tetto, vennero messe in opera travi in cemento armato poggianti su nicchie ricavate nelle murature ed il consolidamento dell’arco d’ingresso e della facciata con strutture in cemento armato, con la sostituzione delle lastre di marmo spezzate o rovinate dal tempo.
1980 – rifacimento generale degli intonaci e tinteggiatura della chiesa
2004 – vengono eseguiti lavori di restauro conservativo al fronte principale
2009 – la chiesa è interessata ad un intervento generale di restauro conservativo statico della chiesa