Il complesso architettonico ottocentesco di gusto neoclassico è frutto di un progetto di ampliamento di un edificio preesistente.
La chiesa, orientata, è a pianta longitudinale con unica navata coperta con volta a botte e due cappelle laterali per lato, profondo presbiterio e abside semicircolare.
La facciata principale organizzata su due ordini (dorico inferiormente e ionico superiormente) si presenta intonacata con un motivo a finto bugnato e organizzata con un largo fronte nel primo ordine (che abbraccia lo sviluppo della navata e delle cappelle) e un corpo più stretto superiormente (corrispondente alla navata centrale), coronato da un timpano triangolare.
Al di sopra dei due portali di accesso laterali architravati due nicchie emicicliche ospitano le statue di San Michele e della Madonna. Al di sopra del portale centrale un riquadro in leggero rientro si presenta attualmente senza decorazioni. Sempre nella parte centrale dell’ordine superiore si apre una ampia finestra termale.
Sul coronamento del piano delle cappelle, alle estremità del primo ordine sono collocate due statue di angeli. I fianchi laterali, anch’essi intonacati sono scanditi da paraste leggermente aggettanti tra le quali si aprono le finestre termali che illuminano la navata e le sottostanti finestre delle cappelle laterali, così come nell’abside.
Internamente la navata è unica con due cappelle laterali che si aprono con archi tutto sesto incorniciati e scanditi da porzioni murarie piene da lesene con capitelli ionici su cui poggia un importante cornicione e superiormente scaricano i costoloni delle volte. In controfacciata, su una balconata lignea è collocato l’organo.
Degli affreschi ottocenteschi restano nei soffitti quelli di Luigi Tagliaferri da Lecco (1898).
Il presbiterio rialzato di tre gradini rispetto alla navata e separato da quest’ultima da una balaustra lapidea e dal cancello in ferro battuto conservato in loco è affiancato da due corpi laterali rettangolari: a destra la sacrestia; a sinistra la cappella di San Giuseppe.
1863 – La chiesa ottocentesca corrisponde al progetto di ampliamento della primitiva chiesa rivolta verso via Cislaghi. Il progetto della nuova chiesa, elaborato dall’ingegnere Emanuele Odazio, fu modificato nell’orientamento in corso d’opera.
1865 – La posa della prima pietra della nuova chiesa avvenne l’11 giugno del 1865.
1898 – Nel 1898 don Luigi Cislaghi, a poco più di trent’anni dalla costruzione della chiesa di Precotto, diede inizio ad una fase di rinnovamento degli interni, a cui partecipano diversi artigiani e pittori tra i quali il lecchese Luigi Tagliaferri per gli affreschi e altre opere pittoriche, Luigi De Carlini per gli stucchi e Enrico Pagani per le decorazioni, nonché i precottesi Pietro Gioia per le dorature e Camillo Gavazzi per i ponteggi.
1901 – La chiesa fu consacrata dal cardinale Ferrari.
1966 – Furono coperti gli affreschi del catino absidale di Sigismondo Martini e i dipinti della cappella di Sant’Anna.
2015 – Restauro della copertura e delle facciate laterali della chiesa parrocchiale a cura dell’arch. Sergio Carangelo.
Nei dintorni

Piazza San Materno, 5, Milano, MI, Italia


Via Giovanni Terruggia, 14, Milano, MI, Italia
Milano - via Oldofredi 14 - MI - 20100


Piazza San Materno, 5, Milano, MI, Italia
