La chiesa presenta un’unica navata suddivisa da tre lesene, con relative contro-lesene, in quattro campate.
La prima campata presenta a sinistra il Fonte battesimale rialzato di un gradino rispetto alla navata e a destra vi è una tela raffigurante il martirio di Sant’Erasmo.
La seconda campata presenta altre due tele incorniciate in stucco bianco e rappresentano entrambi il martirio di Santi; addossato alla lesena di sinistra, ovvero quella che separa la seconda dalla terza campata, si trova il pulpito in legno scolpito. La terza campata ospita a sinistra un ingresso laterale e, a destra, l’organo con relativa cantoria. La quarta campata presenta a sinistra l’altare dedicato al Suffragio, completo di presbiterio in rilievo di due gradini rispetto alla navata; a destra si trova invece la cappella con ancona della Madonna del S. Rosario con S. Domenico e altri Santi. Sopra le lesene corre una trabeazione con relativo fregio dipinto in finto marmo e cornicione praticabile al di sopra del quale si imposta la volta a botte che copre la chiesa.
Ogni campata presenta ai lati dei fondelli ad arco; nell’ultima campata, verso il presbiterio, questi sfondati risultano molto profondi ed ospitano le cappelle laterali complete di altare con balaustra propria. In corrispondenza di ogni campata vi sono due finestre, una per lato.
Dalla navata si accede al presbiterio tramite l’arco trionfale che accoglie due nicchie con statue di Santi. Il presbiterio a pianta rettangolare, è sopraelevato di cinque gradini in marmo nero rispetto alla navata e ai lati di questi, sono presenti due balaustre rampanti che si intersecano con quelle presenti al piano del presbiterio stesso. Dal presbiterio è possibile accedere a sinistra alla sacrestia e a destra al campanile. Al centro vi è l’altare maggiore settecentesco realizzato con marmi policromi. Oltre il presbiterio si trova il coro, anch’esso di forma rettangolare e raccordato con linee curve ai muri d’ambito della chiesa.
XV – nella prima metà del XV secolo venne costruita la chiesa
1484 – la chiesa venne separata dalla Pieve di S. Martino
1494 – la chiesa venne smembrata da S. Martino il 4 dicembre e il 17 agosto venne consacrata a S. Mattia, dal Vescovo Lorenzo Gabrieli.
1567 – da un atto conservato in parrocchia si legge che le finestre del presbiterio vennero riparate e venne inoltre rifatto il pavimento della sagrestia.
1575 – dagli atti della visita del cardinale Borromeo del 1575 si deduce che nella chiesa erano presenti quattro altari, oltre a quello maggiore, dedicati ai Santi: Rocco, Sebastiano, Antonio Abate, uno dedicato alla Madonna ed uno al Corpus Domini.
1585 – il Sacro Fonte venne spostato dal centro della chiesa, verso la porta maggiore
1594 – si decise di ristrutturare il campanile poiché si pensava fosse pericolante e perché si verificavano infiltrazioni d’acqua
1605 – un nuovo Battistero in marmo venne posto entro una nicchia a sinistra della porta centrale
1619 – tutta la chiesa venne ristrutturata, in particolar modo si intervenne ritinteggiando le pareti interne della navata e del presbiterio, coprendo alcuni affreschi, sistemando il campanile che rischiava di crollare, spostando il battistero dal centro della navata al lato dell’ingresso principale, rifacendo il pavimento, sistemando il cimitero e costruendo quattro sepolcri.
1687 – con un decreto del 23 febbraio 1687 si decise di ampliare e ristrutturare la chiesa.
Fu inoltre approvata la proposta di costruire le gradinate d’accesso al presbiterio e ai due altari laterali, con conseguente ristrutturazione del pavimento.
Il coro venne demolito e ricostruito più grande, come riportato nell’atto della visita pastorale del 13 luglio 1699; vennero costruiti inoltre due altari laterali dedicati alla Madonna del Rosario e ai Defunti. Due finestre laterali vennero tamponate.
1722 – furono aggiustate le credenze della sagrestia
1872 – le vecchie campane vennero sostituite con qun nuovo concerto campanario
1896 – la chiesa venne restaurata internamente, inoltre vennero eseguiti lavori di ampliamento e decorazione
1934 – fu rinnovata la cuspide piramidale del campanile
1942 – la chiesa venne definitivamente consacrata dal vescovo Bernareggi, a S. Mattia Apostolo; per l’occasione venne rifatta la tinteggiatura esterna e buona parte di quella interna, restaurati gli altari laterali sostituendo quelli vecchi con quelli policromi e sistemato il vialetto che collega la strada al sagrato.
1970 – viene realizzato il locale caldaia, eseguita la completa ritinteggiatura dell’interno e revisionato l’impianto elettrico.
2010 – vengono rifatte le coperture della chiesa