La chiesa, intitolata a S. Martino Vescovo Confessore, ha facciata importante, disegnata da quattro paraste su due livelli successivi con interposta grande cornice aggettante; le paraste del secondo livello sono sormontate da un timpano al centro del quale campeggia lo stemma gentilizio del conte Bartolomeo Arese come finanziatore dell’opera realizzata a partire dal 1661. Nel livello superiore si individua un finestrone al centro con cornice lineare e due nicchie laterali con statue di santi.
Sopra l’ingresso principale compare un dipinto del pittore Remo Faggi che nel 1997 ha dipinto San Martino a cavallo nell’atto di donare una parte del suo mantello ad un mendicante, donato dalla famiglia di Luigi Garetti come recita in basso a destra un cartiglio. All’interno la chiesa si presenta a navata unica di altezza rilevante; ai lati si aprono due cappelle, dedicate l’una alla B. V del Carmelo e l’altra a S. Rocco.
1564 – Il 17 ottobre 1564, come riportato nei verbali della visita pastorale, si constata che la chiesa non ha un solaio di copertura ed è dotata di due cappelle. Sia la chiesa che la casa del parroco non sono in buone condizioni e necessitano di restauro.
1661 – Verso la fine del Libro 1° dei morti, si legge come, essendo crollata la vecchia chiesa, l’11 novembre 1661 si pose la prima pietra della nuova chiesa dedicata ad onore del Sommo Dio, della Beata Vergine del Carmine e di San Marino Vescovo. Tale prima pietra fu posta nell’angolo vicino alla porta della chiesa, alla destra di chi entra in chiesa verso la Sanmartina (nome di un campo attiguo). Si dice che anche la nuova chiesa fu fatta costruire dall’illustrissimo signor conte Bartolomeo Arese.
1667 – L’11 novembre 1667 viene benedetta la chiesa dal curato Delfino. Da qui si evince che la chiesa è ormai realizzata.
1670 – Il campanile è stato realizzato e completato il 24 luglio 1670 da mastro Giovanni Meschini che fu capo della fabbrica della chiesa di Torre d’Arese.
1817 – Nel 1817 da breve memoria del libro IV dei Battesimi, deduciamo che il parroco Pio Bonanni diede corso a restauri conservativi interni ed esterni. I lavori furono eseguiti a spese dell’illustrissimo signor duca Antonio Litta Visconti Arese che contribuì con la somma di 400 lire di Milano.
1854 – Nei verbali di una visita pastorale il 22 gennaio 1854 si annota come la chiesa si presenti dignitosa ed in buonissimo stato.
1887 – Il 26 giugno 1887, durante la visita del vescovo Agostino Riboldi la chiesa viene consacrata.
2013 – Si è provveduto ad un restauro architettonico che ha riguardato nel primo lotto la sistemazione del tetto della chiesa e nel secondo lotto il campanile.