La parrocchiale di San Martino Vescovo fa parte, assieme alla chiesa della Madonna del Carmine e al santuario della Via Crucis, del secolare complesso sacro di Cerveno. Il fabbricato è orientato seguendo l’asse nord – sud, con il prospetto avente l’ingresso principale rivolto verso ponente. Il campanile in muratura lapidea a vista, collocato sul lato est dell’edificio, presenta in sommità cella campanaria contenente quattro bifore. L’interno, avente superfici ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidato. Lo spazio è scandito da membrature che ritmano le volte a botte lunettate di copertura della navata e della zona presbiterale.
XV – Nel XV sec. la parrocchiale di San Martino Vescovo aveva con molta probabilità l’attuale forma, come fanno fede i resti di due affreschi situati in fondo alla chiesa, dove si trovano i confessionali. Uno di questi, che raffigura la Madonna, Sant’Antonio Abate e altri due santi: porta la scritta “Hoc opus juberunt fieri heredes d. m. Cominci Bazoni Cerveni ex voto facto per ipsum Cominum patrem ipsorum Heredum pro Dominico suo filio in die vigesima sexta mensis maji MCDXXXXIII”.
XX – All’inizio del XX sec. si fecero progetti per un ingrandimento della chiesa, ma alla fine fu presa la decisione di restaurare la fabbrica. Affidata la realizzazione ai fratelli Giuseppe e Luigi Trainini di Brescia, che nel 1928 procedettero ai lavori che consistettero nell’eliminazione di tutti i resti di affreschi ancora esistenti nella chiesa e nella successiva decorazione con arabeschi, fogliami damascati e putti. All’interno dell’arco in alto del presbiterio vi è il ricordo di tale restauro: “Laus Deo MCMXXVIII”
XX – Nella seconda metà del XX sec., all’interno della chiesa, vennero effettuati numerosi lavori per il rifacimento della pavimentazione e delle gradinate di accesso ai vari altari.