Chiesa di San Martino in Niguarda (Milano)

Diocesi di Milano - chiesa parrocchiale - Lombardia

Milano - Piazza Belloveso 5 - MI - 20100

02/6434492

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1631 – Sebbene la chiesa parrocchiale di Niguarda sia attestata fin dal XIII secolo, è solo con le visite pastorali del XVII secolo che sussitono informazioni sulla consistenza del fabbricato. In particolare una lapide murata nella cappella laterale sinistra del Crocifisso ricorda la ricostruzione della chiesa nel 1631 dopo la peste. Due anni dopo la fabbrica era quasi conclusa.
1637 – Fu aggiunta una terza campana e nel 1948 fu costruita la nuova cappella per il Battistero.
1835 – Sotto la guida del parroco don Antonio Fracassi, fu intrapresa un’opera di ristrutturazione e ampliamento della chiesa che vide la partecipazione di tutta la comunità parrocchiale su progetto dell’architetto Giacomo Moraglia.
1839 – La chiesa venne consacrata il 24 settembre del 1839.
1887 – Il parroco don Cesare Folci intraprese nuovi lavori di ristrutturazione ed ampliamento della chiesa con il completamento della terza navata sul lato settentrionale.
1926 – Costruzione del campanile, forse su progetto dello stesso Moraglia.
1964 – A seguito di una prolungata incuria, vennero intrapresi numerosi interventi di ristrutturazione per volontà dell’allora parroco don Adolfo Masini: con la supervisione dell’architetto Luigi Brambilla venne intrapresa una campagna decorativa degli interni.
1967 – Consacrazione dell’attuale altare maggiore. Nell’anno successivo fu realizzata la decorazione del Battistero con un mosaico raffigurante il Cristo risorto, eseguito su cartone di Luigi Filocamo (1906-1988). Nello stesso anno fu rifatta la pavimentazione sotto la quale furono trovate sepolture e tombe nonché alcuni lacerti della vecchia pavimentazione in cotto.