La chiesa, posta al margine sud del centro abitato, si presenta all’esterno completamente rivestita in pietra con un porticato che corre su tre lati, la cui parte frontale è composta da tre grandi aperture a tutto sesto. La chiesa è preceduta da un sagrato antistante in leggera pendenza, seguita da una scala ad angoli smussati, con pedata agevole, interrotta da breve piano prima del pronao, su ognuno dei due lati sono presenti una breve scalinata d’accesso. L’interno ha pianta rettangolare ad unica navata ripartita in sei campate uguali. La divisione è ottenuta con paraste, le quali continuano oltre il cornicione in un arco a tutto sesto nella volta a botte. Le pareti laterali sono interessate da un’alta zoccolatura in pietra, sopra cui la muratura continua intonacata; nella parte superiore s’imposta un matroneo con una serie di trifore. Sopra il cornicione, si aprono dodici finestre circolari, due per campata, una per lato, che illuminano naturalmente l’interno della chiesa. Il presbiterio è composto da un grande catino absidale largo quanto la navata. Il catino è incorniciato da un arco trionfale a tutto sesto e dietro l’altare è posto un deambulatorio con un doppio ordine di colonne e archi. Il presbiterio ha inoltre due absidi laterali, ruotati verso l’aula chiesa, che ospitano due altari. Una scalinata di sei gradini, larga quanto la navata, delimita il presbiterio. Nel mezzo del presbiterio spicca il baldacchino dell’altare centrale della cappella dell’ex seminario di Clusone. La controfacciata è interessata da una cantoria in muratura sorretta da quattro colonne. All’interno si trova anche il Battistero, un tempietto ricavato sul lato dell’Epistola con l’ingresso sia dall’ambulacro che dalla chiesa. La torre campanaria sorge nella parte occidentale della chiesa, alla sua base vi è l’ingresso che porta all’interno della cripta. La cripta è a pianta rettangolare con un’unica navata e con copertura a volta a botte ribassata. Il locale ha pareti in parte di pietra viva ed in parte intonacate. Ha un deambulatorio absidale e altare con colonne ed arcate in marmo rosso. Per accedervi vi sono due rampe di scale laterali, di cui quella destra si trova alla base della torre campanaria. Sulla parete rivolta a nord vi è una rappresentazione di un autore anonimo che raffigura l’inferno, il purgatorio e il paradiso.
XIX – l’idea di una nuova chiesa nacque sul finire del XIX secolo, quando l’antica chiesa seicentesca era ormai cadente.
1920 – il 5 maggio 1920 venne benedetta la prima pietra in occasione della Visita Pastorale del vescovo mons. Luigi Maria Marelli
1935 – nel 1935 le mura perimetrali della chiesa e la torre campanaria non erano ancora complete; misuravano un’altezza media di otto metri dal suolo.
1944 – nel 1944-45 sorsero due campate della navata, il presbiterio, l’abside con deambulatorio ad archi e sovrastanti loggette.
1950 – nel 1950 si gettarono le architravi e le terzere in cemento, comparse la copertura con Ardesia di Carona e venne preparata la pietra per la facciata.
1951 – rivestimento dell’esterno della chiesa con pietra “Serizzo”
1954 – il 16 luglio 1954 il vescovo di Crema Placido Maria Cambiaghi benedisse la nuova chiesa.
1974 – la torre campanaria venne completata in un secondo momento; inizialmente i lavori vennero interrotti per mancanza di liquidità.
1975 – nel 1975 in concomitanza con la chiusura del Seminario di Clusone, l’allora parroco di Gandellino, Don Elio Artifoli si trovava nella necessità di adeguare il presbiterio alle direttive comunitarie. Si scelse così, qualche anno dopo,di trasferire l’altare/ciborio dei Paleni, collocato nella cappella del seminario, nella chiesa di San Martino.
1985 – i lavori interessarono: la realizzazione della nuova sede dell’Eucarestia e Sede del Celebrante, la messa in opera dei due amboni provenienti dall’ex Seminario di Clusone e la rettifica della scala d’accesso al presbiterio.
1987 – ritinteggiatura interna della chiesa
1997 – imbiancatura generale dell’edificio