la chiesa circondata da un sagrato in ciottoli, presenta una facciata suddivisa in cinque settori da lesene intonacate che partendo da una zoccolatura in pietra, si innalzano sino a raggiungere le trabeazione seguita da fregio su cui si appoggia il timpano triangolare che conclude la facciata. Il settore centrale è occupato da un portale in marmo di Zandobbio; nello stesso settore ma nella parte alta,una finestra rettangolare che illumina la navata. Durante il restauro della facciata, sono stati lasciati in pietra a vista, parte dei corpi delle lesene poste alle estremità e i fondelli dei tre settori centrali dove compaiono due aperture ad arco ed il rosone centrale. La chiesa ha un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in tre campate da lesene poggianti su di un’alta zoccolatura in marmo che si ergono sino a raggiungere il fregio e cornicione su cui si impostano le due volte ellittiche. Nella prima campata sono presenti a sinistra e a destra due altari: il primo è dedicato alla Madonna e ai Santi Sebastiano, Rocco, Giuseppe e Battista, affiancato da due statue raffiguranti S. Bartolomeo e S. Giovanni minore; il secondo è dedicato alla Natività di Nostro Signore, affiancato da due statue raffiguranti S. Matteo e S. Filippo. Segue la seconda campata con a sinistra e a destra gli ingressi laterali sormontati da pulpiti. Nella terza ed ultima campata sono collocati a sinistra l’altare dedicato al S. Crocifisso affiancato dalle statue di S. Giovanni e S. Andrea; mentre quello di destra è dedicato alla Madonna del Rosario affiancato dalle statue di S. Giacomo e S. Tommaso. Un grande arco trionfale divide la navata dal presbiterio ed ospita a sinistra e a destra gli ingressi che conducono rispettivamente alla sagrestia e al campanile. Il presbiterio, delimitato da balaustra, è rialzato rispetto alla navata di cinque gradini, presenta pianta rettangolare coperta da tazza ellittica e si completa in un coro absidato coperto da catino
1144 – itata per la prima volta in un documento del 1144, l’antica San Lorenzo andò incontro a un lento degrado per le continue inondazioni del fiume Brembo, che distrusse definitivamente l’edificio il 31 agosto 1493
1452 – i lavori di costruzione della nuova chiesa iniziano il 2 maggio 1452. Nel 1458 la chiesa è già murata, coperta e funzionante, anche se non può dirsi completa. Cinque anni più tardi si provvede a decorare ed ornare l’interno, oltre che a realizzare il cimitero e il campanile
1472 – la consacrazione avviene solo il 10 agosto del 1472, lo stesso anno in cui vengono donati alla chiesa un calice quattrocentesco ed un pallio
1488 – la chiesa venne sostituita nella funzione di parrocchiale una chiesa dedicata a Santa Maria, sorta probabilmente alla fine del XIV secolo. Questa chiesa, per la sua vicinanza al paese, divenne ben presto il centro della vita della comunità; era retta da un sacerdote eletto direttamente dai capifamiglia di Zogno. Santa Maria svolse così la funzione di parrocchiale fino al 1488
quando venne ceduta al frati Serviti dalla comunità di Zogno
1506 – nel 1506 si decide dia trasformare gli altari laterali in cappelle, probabilmente anche su insistenza delle varie confraternite di Zogno
1770 – l’attuale edifico neoclassico fu innalzato tra il 1770 e il 1798 che utilizzando gran parte delle strutture precedenti, si sopraelevarono le volte, venne sfondato ed ampliato il presbiterio
1798 – secondo una nota d’archivio la chiesa fu consacrata dal vescovo Gian Paolo Dolfin il 14 settembre 1798, ciò nonostante il 10 agosto 1940 il vescovo Adriano Bernareggi, confermando l’antico titolo di S. Lorenzo martire e sigillando nell’altare di S. Anna le reliquie dei santi Alessandro e Adriano
1856 – viene realizzato un portico con colonne tuscaniche in pietra di Sarnico addossato alla parete nord della chiesa
1900 – al 1900 circa risale la pavimentazione e la zoccolatura in marmo della chiesa, opera della ditta milanese Paleni, su disegno di Elia Fornoni
1906 – venne rifatta la scalinata di raccordo con la piazza sottostante
1907 – il 9 novembre 1907 il vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi consacrava gli altari di S. Giuseppe e di S. Anna
1951 – la volta interna alla chiesa è sottoposta ad un intervento di restauro
1961 – viene eseguita una nuova tinteggiatura della sagrestia
1972 – la chiesa fu sottoposta ad un generale intervento di restauro. Durante i lavori venne demolito il portico posto a nord
1993 – viene eseguita una revisione generale delle coperture e dei pluviali, inoltre vengono manutenute le facciate esterne