posta nella frazione di Clanezzo accanto all’antico castello, conserva l’orientamento liturgico. È preceduta da un sagrato pavimentato in lastre di pietra e presenta la facciata intonacata suddivisa in tre settori da lesene intonacate che, partendo da un basamento in pietra, si innalzano sino a raggiungere la trabeazione e il cornicione orizzontale. Il settore centrale ospita l’ingresso con contorno in pietra sormontato da un timpano spezzato con al centro, uno stemma vescovile. In alto sopra il portale, è posta la finestra rettangolare inserita all’interno di un’edicola in stucco. Il timpano curvo concludo architettonicamente l’edificio. Al centro del timpano è posta la dedicazione della chiesa. L’ interno è a navata unica, suddivisa in tre campate da lesene in stucco lucido e coperta con volta a botte. Nella prima campata a sinistra è posto, entro sfondato ad arco, un dipinto raffigurante S. Antonio da Padova, mentre a destra è collocato un quadro raffigurante Gesù nell’orto dei Getsemani. Nella seconda campata sono presenti due ingressi, quello di sinistra conduce ad un ripostiglio ed è sormontato dalla statua di S. Barbara quello di destra conduce all’esterno della chiesa ed è sormontato dalla statua di S. Luigi. Nella terza campata sono collocati due altari contenenti due statue: quella di sinistra raffigura la Vergine con bambino in braccio, mentre quella di destra raffigura S. Luigi. Il presbiterio è largo quanto la navata, è rialzato di un gradino ed è coperto da tazza circolare. Un ingresso posto a sinistra del presbiterio conduce alla sagrestia. Il coro è absidato coperto da catino. L’accesso al campanile avviene dall’esterno; esso ha pianta quadrata con una basamento in pietra, cornici in pietra e riquadri intonacati. Lo conclude una copertura a quattro falde coperta da coppi
1707 – l’antica chiesa gentilizia di Clanezzo fu canonicamente costituita parrocchiale con decreto del vescovo Luigi Ruzini
1786 – ristrutturazione e sostanziali trasformazioni che diedero il volto all’attuale chiesa
1884 – consacrazione per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani
1971 – sistemazione ed adeguamento della zona presbiterale
1982 – restauro del fronte principale e rifacimento della copertura del campanile
1985 – realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento
1991 – rifacimento delle coperture della chiesa
1999 – restauro del campanile e nuova tinteggiatura delle facciate esterne della chiesa
1881 – durante lavori di restauro, nella parte posteriore del coro furono trovate tombe quadrate e chiuse da tegoloni contenenti fittili ed ossa calcinate