posta all’estremità dell’abitato di Azzonica, la chiesa orientata liturgicamente presenta la facciata ad ovest preceduta dal sagrato in leggera pendenza verso la gradinata che si collega alla strada tramite tre rampe di scale; il sagrato si estende anche sul lato sud. Il fronte principale, protetto dallo sporto di gronda del tetto a due falde, presenta centralmente e preceduto da sei gradini, l’ingresso principale realizzato con contorno in pietra arenaria competo di coronamento. Ai lati dell’entrata sono presenti due finestre sempre con contorno in pietra arenaria e dotate di inferiate. Un’ apertura circolare con contorno in muratura è posta sopra il portale d’ingresso. Internamente si presenta a navata unica suddivisa in tre campate da due arcate a sesto acuto che reggono la grossa orditura. La prima campata presenta a sinistra il fonte battesimale. Nella seconda campata a sinistra è presente la cappella dedicata al Sacro Cuore mentre a destra è collocata, in rilievo di un gradino, la cappella del S. Crocefisso. La terza campata presenta a destra l’ingresso secondario ed addossati alla parete di fondo ai lati dell’arco trionfale, i due altari ,minori. Questi altari, posti alla stessa quota del presbiterio sono dedicati rispettivamente all’ Addolorata a sinistra e a S. Antonio di Padova a destra. Il presbiterio, rialzato di tre gradini presenta al centro l’altare maggiore con mensa e base in marmo, segue il coro absidato. Un’apertura posta sulla parete sinistra del presbiterio immette nel campanile mentre a destra un’altra apertura conduce alla sagrestia
1575 – l’oratorio campestre di San Giuseppe in Azzonica veniva annotato negli atti della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo alla parrocchiale di Santa Maria di Sorisole, avvenuta il 20 settembre
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, il parroco annotava tra le chiese sussidiarie della parrocchia di Sorisole,quella di San Giuseppe d’Assonica; egli denunciava l’assenza di notizie certe circa il tempo della sua fondazione, ma ne attribuiva la “fabbrica” all’elemosina dei parrocchiani; egli ricordava inoltre che, secondo la tradizione, presso l’altare maggiore sarebbe stata eretta una scuola di San Giuseppe
1783 – realizzazione degli stalli del coro che furono intagliati ed intarsiati dall’artista locale che si firmò con le iniziali P.M.
1950 – l’antico oratorio di S. Giuseppe viene eretto a chiesa del vicariato autonomo costituito dal vescovo Adriano Bernareggi il 12 maggio
1951 – realizzazione della nuova mensa dell’altare maggiore con l’impiego di marmo arabescato orobico, bianco aprano e verde alpi
1954 – ampliamento del locale della sagrestia
1958 – erezione a chiesa parrocchiale per mano del vescovo Giuseppe Piazzi con decreto del 20 dicembre
1958 – rifacimento delle porte lignee degli ingressi
1967 – restauro del campanile; durante i lavori viene rimosso l’intonaco lasciando così a vista la muratura in pietra
2010 – restauro strutturale e conservativo