anticipata dal sagrato pavimentato in autobloccanti la chiesa, orientata con l’abside a nord, presenta la facciata intonacata preceduta da un portico in muratura aperto ad arco centralmente e diviso in tre settori da lesene in muratura che sorreggono la trabeazione e il cornicione. La copertura a tre falde conclude il portico. Nei settori laterali sono collocati leggeri sfondati. La facciata vera e propria accoglie l’ingresso con contorno in pietra completo di gocciolatoio. La facciata continua alta sopra il portico, divisa in tre settori da lesene in muratura che sorreggono la trabeazione e il timpano triangolare che conclude l’edificio. Nel settore centrale è posta una finestra, affiancata da due nicchie vuote. Sopra il timpano si imposta la copertura a due falde con sporto di gronda in legno. L’interno si presenta ad unica navata divisa in tre campate da lesene con capitelli corinzi su cui poggia la trabeazione e il cornicione. Nella prima campata è posto a sinistra un confessionale, a destra un quadro votivo. Nella seconda campata a destra è collocato l’ingresso laterale. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario e a destra quello dedicato alla Madonna e Santi. Verso il presbiterio, nelle pareti di raccordo con la navata sono posti due ingressi che conducono a sinistra al campanile e a destra alla sagrestia. Il presbiterio è rialzato di tre gradini ed è coperto da tazza circolare. Il coro è absidato e coperto da catino
1447 – consacrazione dell’antica chiesa per mano del vescovo Ludovico Donato
1480 – la chiesa di Frerola venne smembrata dalla chiesa matrice di Lepreno ed eretta in parrocchia ad opera del vescovo Ludovico Donato
1575 – il 25 settembre, l’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, visitando la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Frerola nella pieve di Dossena, vi annotava la presenza di cinque altari
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Frerola nella Val Brembana superiore, sotto l’invocazione di San Giovanni Battista, figurava mercenaria della vicaria e inserita nella pieve di Dossena. Aveva tre altari e vi erano erette le scuole del Santissimo Sacramento, del Rosario e della dottrina cristiana
1778 – nella relazione fatta dal parroco di Frerola in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si faceva memoria che la chiesa aveva tre altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita
1870 – la chiesa viene ricostruita dalle fondamenta
1943 – nuovo altare maggiore e nuova balaustrata sul presbiterio
1944 – consacrazione della chiesa per mano del vescovo Adriano Bernareggi che vi sigillò le reliquie dei santi Giovanni Battista e Alessandro martire
1946 – restauro dell’organo realizzato dalla ditta Bossi nel 1848
1969 – rinnovo delle tinte e delle dorature interne
1974 – ristrutturazione ed adeguamento dei luoghi liturgici del presbiterio
1985 – restauro conservativo dell’apparato decorativo della sagrestia
1996 – rifacimento delle pavimentazioni interne
2009 – restauro conservativo e realizzazione di nuova intercapedine
2013 – restauro dell’affresco della cupola del presbiterio e manutenzione degli stucchi