la facciata posta a nord è preceduta da un piazzale pavimentato in asfalto. La facciata ha linee moderne, preceduta da una gradinata in pietra e una zona centrale con ampio sfondato; sono presenti tre ingressi di cui: uno centrale con serramento in quercia ed i due laterali, ricavati sui lati inclinati dello sfondato.
Sopra la porta centrale, il resto dello sfondato è dotato di tre finestre tagliate orizzontalmente da due cordoli.
Il resto della facciata presenta due lesene laterali in pietra, che concludono la sommità della facciata seguendo i due spioventi del tetto retrostante e reggendo una croce in marmo.
La parte bassa della facciata presenta degli sfondati di alleggerimento, tre per parte, con pietra a vista.
Il corpo del transetto è più alto di quello della navata ed esternamente continua in pietra.
La Chiesa si presenta a croce latina; il primo tratto della navata ha pianta rettangolare con nove lesene per lato in rilievo, lisce e intonacate. La copertura è piana e in corrispondenza della lesena presenta la nervatura della trave in c.a. larga quanto la lesena. Sui lati est e ovest, si trovano cinque finestre per lato e nella parete sud del transetto vi sono tre aperture ad arco: la centrale che è molto ampia e due laterali che conducono rispettivamente al presbiterio e alle cappelle secondarie.
Da questo piano si accede ai lati delle sacrestie e tramite cinque gradini si perviene al presbiterio, che è ha pianta semicircolare, dotato di copertura piana e illuminato nella parte alta da 17 finestre. Quattro gradini in marmo conducono ad un primo piano, dove si trovano amboni. A sinistra del presbiterio si trova la cappella secondaria a pianta semicircolare con il relativo catino, dedicata a S. Cuore di Gesù completa di altare neoclassico con la statua, mentre a destra del presbiterio si trova l’altare dedicato alla Natività della Madonna, con la statua di Maria Bambina e l’altare neoclassico.
Ai lati di queste cappelle secondarie si trovano due ingressi alla sagrestia e ai ripostigli della chiesa.
1944 – don Marconi annota: “si è cominciato a preparare il materiale per la chiesa nuova e si è dato principio alle fondamenta della Parrocchiale. Si è dovuto deviare il fiume Rino che passava a lato della chiesa vecchia”.
1953 – la guerra interruppe i lavori ed il nuovo parroco, Don Abele Iseni, decise che era meglio costruire una nuova chiesa piuttosto che recuperare quella antica. La popolazione partecipò al recupero dei fondi e dei materiali. I lavori iniziarono nel 1953 su disegni degli ingegneri Angelucci e Mazzoleni, terminando poi nel 1956. Nello stesso anno, più precisamente il 9 settembre, il Vescovo Giuseppe Piazzi, consacrò la chiesa dandogli il titolo di S. Giovanni Battista e Maria Assunta, sigillando le reliquie dei Santi Giovanni Battista, Alessandro, Fermo, Rustico e Pio X.
1962 – realizzazione la grande Via Crucis in rame, ad opera dello scultore Luigi Guerinoni.