La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista si trova nel comune di Borno, nella Media Valle Camonica. Il fabbricato è orientato seguendo l’asse est – ovest, con il prospetto principale rivolto verso ponente. La facciata, avente frontone triangolare completo di acroteri in corrispondenza delle linee di colmo e di gronda, è composta da doppio registro scandito da lesene composite: nell’ordine inferiore inquadrano in mezzeria il portale; nel registro superiore fiancheggiano un finestrone posto in corrispondenza del sottostante ingresso. Entrambe le aperture sono complete di stipiti, architrave e coronamento triangolare lapidei. Oltre a questa apertura, i prospetti laterali alloggiano finestre rettangolari che consentono l’illuminazione naturale, ad arco ribassato nell’aula, ad architrave nel presbiterio. Il possente campanile a pianta quadrata, collocato sul lato nord dell’edificio, presenta in sommità quattro aperture ad arco a tutto sesto, cornicione marcapiano e copertura a padiglione. L’interno, avente superfici riccamente ornate a rilievo e pitture murali, è a navata unica accompagnata da cappelle laterali e presbiterio a pianta rettangolare culminante absidato. Lo spazio è scandito da lesene composite e da cornicione, leggermente aggettante, che segna il punto di innesto delle volte di copertura, a vela nella navata e nel presbiterio, a botte nelle cappelle, a semi cupola nella zona absidale.
XI – La prima notizia relativa alla chiesa risale al 1018 allorché la contesa fra quelli di Borno e quelli della Val di Scalve si concluse “in villa dicitur Burnum ante hostium Basilice Sancti Martini”. Nel XI e XII sec. la chiesa di Borno si distacca dalla pieve di Cividate e ha propri sacerdoti residenti. Forse allora la chiesa venne ricostruita, se nel 1146 il vescovo di Brescia Maifredo la consacra con il doppio titolo di San Giovanni e di San Martino: così risulta dai testimoni del processo tenutosi a Verona nel 1196 fra la pieve di Cividate e quelli di Borno. A seguito di una lite fra Borno e Lozio nel 1186 fu concesso il fonte battesimale.
XV – Nel 1449 a Borno si raccolgono i fondi per la ricostruzione della chiesa dei santi Giovanni e Martino (atto 345 e segg. del notaio Albertino de Banzonibus di Borno nell’archivio notarile di Breno) e nel 1456, forse a seguito di tale ricostruzione, il Papa Callisto III con decreto del 28 giugno provvide a una migliore sistemazione dei benefici ecclesiastici di Borno, incorporando i 10 chiericati esistenti e formandone due nuovi.
XVIII – Nel 1747 era già stato demolito il vecchio coro e costruito uno nuovo su disegno e sotto la direzione del capo mastro Girolamo Cattaneo, ma fu demolito quando si ricostruì la chiesa nuova.
XVIII – Nel 1771 si decise di restaurare e rimodernare la vecchia chiesa in base al disegno di Pier Antonio Ceti, capomastro milanese, ma per le condizioni del vecchio edificio venne poi deciso l’abbattimento anche della navata e la costruzione di una nuova chiesa. Iniziati nel 1771, i lavori si protrassero per 10 anni, allorché fu completata anche la decorazione del 1781.
XX – Nel 1972, vennero eseguiti lavori per il restauro dell’immobile: risarcimento delle lacune nelle superfici esterne e rifacimento della pavimentazione interna.
XX – Negli anni ’90 del XX sec. vennero eseguiti lavori per il recupero della fabbrica: rifacimento del manto di copertura, restauro degli interni ed esterni.
XXI – Nel 20016 vennero eseguiti lavori per il rifacimento del sagrato.