La chiesa di San Giorgio Martire presenta un impianto a navata unica affiancata da tre cappelle per lato, non estradossate e a pianta rettangolare.
La chiesa è dotata di uno pseudo-transetto che introduce alla zona presbiteriale, sopraelevata rispetto alla navata.
Il catino absidale, molto profondo, ha terminazione semicircolare ed è rivolto verso sud; è affiancato a est dal campanile e a ovest dalla sacrestia.
La navata è coperta da una maestosa volta a botte unghiata che garantisce la diffusione della luce proveniente dai finestroni quadrangolari; anche le cappelle laterali sono voltate a botte.
La falsa cupola che copre la campata d’incrocio ha invece copertura sferica non estradossata, è racchiusa infatti in un basso tiburio.
La facciata è suddivisa in tre ordini: al livello più basso si trovano il portale maggiore architravato, affiancato da due entrate cieche anche esse architravate.
Sopra ai portali la facciata ha profilo a salienti ed è ritmata da colonne di ordine corinzio, le quali inquadrano nicchie adornate da statue e una grande vetrata archivoltata.
Tutto il secondo ordine è, a sua volta, suddiviso orizzontalmente da una fascia marcapiano.
La facciata ha infine terminazione timpanata ed è abbellita da gruppi scultorei. E’ inoltre preceduta da un portico sorretto da colonne di ordine ionico.
XVII – L’originaria parrocchiale di Cuggiono, dedicata a San Giorgio Martire, era collocata in una posizione differente dall’attuale. All’inizio del XVII secolo, l’edificio è troppo piccolo per accogliere l’intera comunità e si preferisce costruire una nuova chiesa piuttosto che ampliare quella esistente.
1605 – Il 23 novembre 1605 venne firmata una sottoscrizione tra l’arcivescovo Federico Borromeo e i possidenti di Cuggiono affinchè questi si obbligassero a partecipare con finanziamenti alla costruzione della nuova parrocchiale. Venne scelto, come luogo più adatto, il “viridarium” appartenente alla monache di S. Maria Maddalena di Busto Arsizio. La costruzione della nuova parrocchiale venne iniziata il 25 aprile 1606, su progetto di Francesco Maria Richini; la chiesa venne aperta al culto nel 1633.
1753 – L’edificio fu dedicato solennemente solo il 14 giugno 1753 dall’Arcivescovo card. Giuseppe Pozzobonelli che ne fissò la memoria al lunedì di Pentecoste.
1846 – La facciata venne completata nel 1846 dall’architetto Giovanni Battista Bossi.
1902 – Il pronao venne costruito nel 1902.
1908 – La chiesa venne affrescata da Luigi Morgari, mentre Aristide Secchi eseguì le decorazioni.
1998 – Tra il 1998 e il 1999, l’edificio venne consolidato, gli affreschi sottoposti a un processo di pulitura e venne posata la nuova pavimentazione.