la chiesa, orientata liturgicamente con l’abside ad est, è posta lungo la strada principale ed è posizionata ad una quota maggiore rispetto alla stessa. Anticipata da un sagrato pavimentato in parte in lastre di pietra e in parte in ciottoli, presenta la facciata in pietra squadrata a vista ed è suddivisa in tre settori da lesene che, partendo da un’alta zoccolatura, si innalzano a sostengono la trabeazione orizzontale sormontata da frontespizio con andamento curvilineo. Nel settore centrale è posto il portale, rialzato rispetto alla quota del sagrato di tre gradini, è in pietra scolpita con due lesene complete di capitello che sorreggono l’architrave su cui poggia il timpano curvo, all’interno del quale è posto l’affresco raffigurante il Santo protettore della chiesa. Nei settori laterali sono collocate due finestre strette ad arco. In alto e centrale al frontespizio è collocato il rosone. L’interno si presente con un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in cinque campate da archi a sesto acuto che sorreggono la copertura a due spioventi intonacata e affrescata. Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale. Nella seconda campata a sinistra e a destra sono posti i confessionali. Nella terza campata è posto a sinistra l’altare dedicato alla Madonna del Rosario, a destra è posto quello dedicato a S. Antonio. La quarta campata ospita a destra l’accesso al campanile. Nella quinta campata è posto a sinistra l’ingresso alla sagrestia, a destra l’ingresso laterale.
Ai lati del grande arco trionfale che divide la navata dal presbiterio, sono poste altre due cappelle: quella di sinistra è dedicata alla Pietà, quella di destra è dedicata alla Madonna e Santi. L’altare comunitario è rialzato di due gradini e precede il presbiterio, rialzato di altri tre. Il presbiterio è coperto da volta a botte. Il coro è coperto da catino
1360 – si hanno attestazioni della presenza di una chiesa intitolata ai Santi Alessandro e Giacomo in località Sedrina. E’ possibile affermarlo grazie all’analisi di una serie di fascicoli che registrano, a partire da quella data, le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi. Dall’attestazione del reddito della chiesa ricaviamo che nella chiesa intitolata ai Santi Giacomo e Alessandro esistevano due benefici stimati per lire 10
XV – costruzione della chiesa su progetto dell’arch. Mauro Codussi
1549 – la chiesa parrocchiale di San Giacomo di Sedrina fu concessa dal vescovo Soranzo, in data 23 luglio, in giuspatronato ai “vicini et homines” del Comune, i quali pertanto erano tenuti al tributo di un censo in cera alla Curia
1575 – n occasione della visita del Borromeo, avvenuta il 23 ottobre, la parrocchia di Sedrina godeva di un beneficio dal reddito annuo di 400 lire e la comunità contava 500 anime di cui 250 circa comunicate. Nella parrocchiale risultava eretta la scuola del Corpo di Cristo, istituita nel 1542 e governata da tre sindaci di elezione della vicinia. Nella parrocchiale erano inoltre istituite la scuola di Sant’Antonio, retta da due sindaci, e la scuola di Santa Maria, i cui amministratori erano scelti “a societate Veneta”. Entro la circosrizione parrocchiale si menzionava la presenza di un consorzio della Misericordia
XVII – costruzione della cappella del Rosario
1822 – la parrocchia di Sedrina risultava dipendente dalla vicaria di Villa d’Almè. In essa prestava servizio il solo parroco, che lamentava l’assenza di un coadiutore, per amministrare una popolazione di 845 persone abitanti un “paese disperso, ripartito in 23 contrate”
1898 – ampliamento con forme poligonali del presbiterio da parte dell’arch. Virginio Muzio
1899 – consacrazione i con il titolo di S, Giacomo Maggiore apostolo per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani, che sigilla nella mensa le reliquie dei Santi Giacomo, Donato e Alessandro
1908 – consolidamento strutturale del campanile
1915 – consacrazione degli altari ai lati dell’arco trionfale per mano del vescovo Viganò
1944 – sistemazione e modifica di una cappella laterale
1946 – restauro delle decorazioni interne
1947 – nuove vetrate istoriate
1952 – sistemazione del Battistero e realizzazione di un nuovo affresco
1982 – restauro generale dei tetti
1998 – restauro della facciata principale
2008 – riqualificazione sagrato
2014 – nuovo impianto di riscaldamento
2018 – manutenzione straordinaria concerto campanario
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