la parrocchiale, orientata secondo lo schema tradizionale liturgico, è preceduta dal sagrato pavimentato in porfido posato ad opus incertum delimitato dal muro di contenimento della strada. La facciata è affrescata con quattro lesene che, partendo da un basamento continuo, reggono il fregio ed il cornicione sopra il quale si trova il timpano con cartiglio. Al centro è posto il portale in marmo sopra il quale è dipinta una nicchia con la statua di S. Giacomo Apostolo. Nel settore centrale, sotto la trabeazione, si apre una finestra rettangolare dal contorno in muratura e circondata da una cornice dipinta. Il tetto è a due falde conclude l’edificio. La chiesa ha un’unica navata suddivisa da lesene in stucco con capitelli corinzi, in quattro campate dotate ciascuna di due cappelle, una per lato, che si aprono ad arco verso la navata. Sopra i capitelli corre la trabeazione con fregio e cornicione praticabile su cui si imposta la volta a botte con quattro finestre per lato e le relative strombature di raccordo. La prima campata a sinistra ospita il Fonte Battesimale, sopraelevato di due gradini in marmo nero, mentre a destra è posto un confessionale. La seconda campata presenta a sinistra la cappella dedicata ai Santi Carlo e Francesco in adorazione del Cristo morto sorretto da angeli, a destra è posta la cappella dedicata al S. Crocefisso. La terza campata ospita a sinistra l’ingresso laterale e a destra la cappella dedicata ai Santi Pietro Martire, S. Antonio abate e S. Luigi. Sulle lesene tra la terza e la quarta campata a destra è in opera il pulpito in noce. La quarta campata accoglie a sinistra la cappella dedicata al S. Rosario completa di balaustra in marmo nero con altare ed ancona in stucco lucido finto marmo; nell’ancona, entro nicchia, si trova la statua della Madonna del Rosario. La cappella a destra è dedicata alla Madonna e Santi, con balaustra in marmo nero e con altare ed ancona in stucco, ove è collocata la tela della Vergine in trono con Bambino. Ai lati dell’arco trionfale due ingressi con contorno in marmo nero immettono a sinistra nel porticato antico e a destra in sagrestia. Gli ingressi sono sormontati da due tabernacoli a muro in marmo nero contenenti le reliquie dei Santi. Il presbiterio è sopraelevato di tre gradini, ha balaustre in marmo nero con fondelli in marmi policromi, è coperto da volta a botte ed è illuminato da due finestre. Il coro è absidato coperto da catino, affrescato con il S. Cuore che appare a S. Margherita. A destra della chiesa si trova la torre campanaria in muratura di pietra con cordonature e spigolo in pietra rossa locale. Il portico esterno con affreschi è coperto da una sola falda, in opera su tre pilastri squadrati
XVI – ealizzazioni degli affreschi del portico
1566 – la comunità parrocchiale di Averara si rese autonoma da Santa Brigida con decreto 23 ottobre dell’arcivescovo Carlo Borromeo (Pagnoni 1992), che assegnò al nuovo parroco, Giovanni Battista Longini, anche l’incarico di vicario foraneo per le parrocchie della Valle Averara e, provvisoriamente (dal 1568 al 1569), anche per tutta la pieve di Primaluna
1713 – costruzione della nuova chiesa
1720 – costruzione del campanile
1787 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre 1786, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia di San Giacomo di Averara dalla diocesi di Milano alla diocesi di Bergamo, ufficializzata dalle autorità episcopali l’anno successivo
1861 – la parrocchia di San Giacomo maggiore apostolo di Averara risultava appartenere alla vicaria di rito ambrosiano, di Santa Brigida. A quest’epoca la comunità di Averara contava 394 anime, era retta da un prevosto e da un coadiutore
1868 – Antonio Guadagnini esegue le medaglie nella volta e nel catino absidale con l’apparizione del S. Cuore, l’Eterno Padre, l’Ascensione, l’Assunta, S. Giacomo e i Santi Pietro e Paolo
1901 – consacrazione in data 2 agosto per mano del vescovo Gaetano Camillo Guindani che la dedica a S. Giacomo Maggiore apostolo e sigilla nella mensa dell’altare le reliquie dei santi Amanzio, Innocente e Placidio
1914 – modifiche alla copertura del campanile
1931 – restauro e modifiche all’altare maggiore
1959 – restauro del fronte principale
1973 – ritinteggiatura dell’interno e posa di nuove vetrate
1988 – restauro del presbiterio e posa di nuova pavimentazione in marmo nella navata. Inoltre viene restaurato il coro ligneo e i banchi presbiteriali
1997 – generale intervento di restauro