Nel 1965, con l’arrivo di don Giuseppe Adobati, la chiesa subì una radicale trasformazione su progetto dell’architetto Vito Sonzogni. Dell’antica chiesa campestre rimane solo una parte della facciata: l’ingresso e due colonnette che sostengono un semplice pronao, le quattro colonne del portico e un frammento della parete ad est. È nuovo l’ampliamento verso la collina. All’interno la struttura moderna si presenta come un unico grande ambiente; tre gradini immettono nel presbiterio. Delle antiche decorazioni, che dovevano essere povere perché non vengono mai menzionate nelle relazioni delle varie visite pastorali succedutesi nei secoli, non è giunto a noi nulla. Tutti gli arredi sono semplici e moderni.
1248 – I primi documenti, del 1248, parlano di una chiesetta sorta lontano dal centro abitato tra vigne e campi, su terreni i cui benefici erano di proprietà dei canonici di S. Martino. Isolata e in alcuni periodi semiabbandonata, divenne perfino rifugio di ladri. Sistemata più volte nel corso dei secoli, rimase a margine delle attività religiose del paese. Vi veniva celebrata una messa il giorno di S. Faustino, il 15 febbraio, ed era utilizzata durante le Rogazioni. Iniziò ad assumere un ruolo sempre più importante alla fine dell’ottocento, per l’aumento della popolazione dovuto al vicino insediamento industriale
della filatura Crespi. Negli ultimi decenni fu trasformata in vicinia.
1575 – nel 1575 la chiesa veniva così descritta :” Chiesa campestre di S. Faustino nel territorio di Nembro: vi si celebra soltanto nel giorno del suo patrono. Ha le pareti antiche, un campanile senza campana. L’altare è posto sotto una tavola affrescata.” Il decreto del visitatore San Carlo Borromeo ordinava che la chiesa fosse rimessa in ordine e che le chiavi fossero custodite da una sacerdote.
1602 – nel 1602 visita di Bernardino Costa, Vicario generale
1613 – nel 1613 le condizioni della chiesa non erano migliorate. Infatti in occasione della visita pastorale del vescovo mons. Giovanni Emo, avvenuta il 30 giugno 1613, risulta dal verbale della sua visita:”La chiesa di S.to Faustino, qual hora serve per spelonca di ladroni, si trasferisca vicino alli luoghi habitati, se gl’huomini della contrada vorrano correre alla spesa”.
1685 – l’11 novembre 1685 visita del vescovo mons. Daniele Giustiniani
1700 – il primo maggio 1700 visita del vescovo mons. Luigi Ruzini
1710 – il 10 luglio 1710 visita del vescovo mons. Pietro Prioli
1738 – nel 1738 con decreto della visita del vescovo mons. Antonio Redetti, viene ordinato di rimuovere le tavole di legno dall’altare e che la patena sia d’orata entro sei mesi.
1864 – il 28 ottobre 1864 visita pastorale del vescovo mons. Luigi Speranza
1882 – l’8 – 11 aprile 1882 visita del vescovo mons. Gaetano Camillo Guindani.
1923 – negli anni venti del XX secolo, favorita dal villaggio industriale Crespi e finanziata dalla stessa famiglia, si realizzarono diversi lavori di restauro ed ampliamento alla chiesa.
1924 – nei giorni di sabato 19 e domenica 20 giugno 1924 la “nuova” chiesa fu solennemente inaugurata e consacrata dal vescovo di Smirne mons. Zucchetti
1965 – Nel 1965, con l’arrivo di don Giuseppe Adobati, la chiesa subì una radicale
trasformazione su progetto dell’architetto Vito Sonzogni.
1967 – il 28 maggio 1967 la nuova costruzione fu benedetta dal mons. Clemente Gaddi