La chiesa ad impianto longitudinale è rialzata rispetto alla quota stradale di più di due metri tramite una ampia scalinata.
La facciata a capanna è caratterizzata da un ampio finestrone rettangolare in mezzeria che trova riscontro nel gioco di dodici fenditure parzialmente finestrate sui fianchi laterali, ricavate nello scarto esistente tra le sei coppie di setti portanti dell’edificio, disposti obliquamente e sfalsati tra loro. Internamente l’aula a navata unica è scandita in sette campate dichiarate dalla struttura portante dei setti murari e delle travi in cemento armato che costituiscono la struttura della copertura.
Le pareti sono intonacate di grigio e presentano un rivestimento parietale di circa due metri in lastre di travertino.
Il presbiterio, rialzato di qualche gradino rispetto all’aula è caratterizzato da poli liturgici in materiale lapideo e sovrastato da un tiburio circolare finestrato.
Sulla parete di fondo del presbiterio è collocato un crocifisso ligneo dipinto.
1962 – Costruzione della chiesa su progetto dell’ing. Angelo Luraschi e dell’ing. Enea Ronca. La chiesa rientra nel progetto delle ventidue chiese celebrative del Concilio Vaticano II.
1964 – Nel 1964 nacque l’Opera di via Rovigno. Nello stesso anno, il 3 maggio, il cardinale Giovanni Battista Montini che volle fortemente tale opera e divenuto nel frattempo papa Paolo VI, benedisse la prima pietra.
1966 – La chiesa fu aperta al culto con la benedizione officiata da mons. Ferraroni Teresio il 29 ottobre. L’anno seguente, il 25 aprile, fu consacrata dal cardinale Colombo.
2008 – Restauro del dipinto “Cristo crocifisso con la Vergine e i Santi Giovanni Evangelista e la Maddalena” a cura di Stefania Sansoni.