La chiesa dedicata a San Dionigi presenta una facciata che segue, con la scansione delle lesene, la ripartizione interna delle navate. La parte centrale della facciata è a capanna e culmina con un frontone, il portale di ingresso è in pietra sormontato da un timpano. Al centro della facciata si trova una lunetta con l’immagine di San Dionigi benedicente. La pianta, a croce latina, si articola in tre navate che si concludono in altrettante cappelle. L’ingresso è sormontato dalla contoria. Nella prima campata della navata sinistra si trova il Battistero, delimitato da una cancellata in ferro battuto. Il presbiterio risulta alzato di tre gradini rispetto all’aula; ai lati del presbiterio vi sono due coretti, quello sinistro dedicato a Sant’Antonio da Padova e quello destro a San Carlo. Dalla parete di fondo del presbiterio si accede alla sacrestia.
XIII – Notizie certe della chiesa si hanno a partire dalla fine del secolo XIII quando viene ricordata nel “Liber notitiae sanctorum mediolani” di Goffredo da Bussero
XV – Nella seconda metà del Quattrocento la chiesa prese un carattere tardogotico con l’ampliamento verso est fino alla torre e con il presbiterio coperto da una volta a vele ogivali.
XVII – A partire dall’inizio del Seicento, furono aggiunte all’edificio quattro cappelle laterali, in corrispondenza della seconda e terza campata, e un portichetto in facciata a proteggere l’ingresso.
XVII – Nella seconda metà del XVII secolo vennero innalzate le volte e si diede inizio ad una complessa campagna decorativa.
1651 – Nel 1651 fu rialzata di un piano la torre campanaria.
XIX – Verso la metà del XIX secolo il campanile fu ulteriormente alzato e decorato.
1843 – Nel 1843 la chiesa fu ampliata verso est con l’allargamento della sacrestia e l’edificazione dei due coretti a lato del presbiterio.
1929 – Tra il 1929 e il 1930, su progetto di Giovanni Barboglio, venne rialzata la navata, vennero edificate le navate laterali e venne ulteriormente allargata verso est la sacrestia.
1968 – Il 1968 vide imponenti lavori interni di restauro (furono tolte le balaustre dell’altar maggiore e fu posto lo zoccolo di marmo intorno alla chiesa) nonché di decorazione di volte, archi e colonne (Francesco Muttoni di Inverigo).
1996 – Nel 1996 viene posto il nuovo altare postconciliare e viene decorata la parete di fondo del presbiterio con un affresco realizzato da Emiliano Viscardi da titolo “Lo Spirito Santo illumina e guida la chiesa nel suo cammino vocazionale verso il Padre”.
2014 – Restauro delle superfici esterne e manutenzione e consolidamento delle coperture.
Restauro, consolidamento e recupero artistico del campanile della chiesa parrocchiale di San Dionigi di Premana, mediante il rifacimento degli intonaci di rifinitura delle superfici esterne ed interne e la realizzazione di una adeguata scala interna di accesso alle campane.