L’edificio si erige nel comune di Cormano e precisamente in quello che era il centro di Ospitaletto, una località agricola di antica origine che nell’ambito della suddivisione delle pievi apparteneva a quella di Bruzzano. L’edificio sacro è privo di sagrato, questo è sostituito da un’area pedonale, una piccola piazza di proprietà della parrocchia ma adiacente alla strada statale dei Giovi, una via ad alta percorrenza e ad intenso traffico.
La chiesa di San Cristoforo presenta una struttura di linee neoclassiche, correttamente orientata. La facciata principale di forma semicircolare è scandita verticalmente da lesene che la ripartiscono in cinque spazi. Sono presenti cornicioni di piccolo aggetto in senso orizzontale che ripartiscono la facciata in due registri, quello inferiore del primo ordine che ospita il portale d’ingresso affiancato a destra e sinistra da due nicchie a mensola e agli estremi da due finestre semicircolari. Il primo ordine è sormontato da un registro superiore in cui sono presenti cinque cornici quadrate. La facciata si conclude con una cornice mistilinea sormontata da un frontone a volute e ventagli sulla cui sommità è posta al centro la statua della Vergine Maria. Quest’ultima è affiancata, lungo lo sviluppo del perimetro della forma semicircolare, da quattro vasi contenenti elementi scultorei che riproducono la fiamma che arde, realizzate in pietra arenaria, e disposti con cadenza regolare in corrispondenza alla sommità delle lesene che ripartiscono la facciata.
Alla sinistra della facciata principale si erige il campanile, il cui paramento murario è costituito da un bugnato realizzato ad intonaco di colore differente rispetto al resto dell’edificio, un manufatto architettonico che per le sue finiture emerge dal volume ad intonaco della chiesa. Il bugnato si estende fino all’estrema quota della facciata della chiesa. La parte terminale del campanile è realizzata con muratura ad intonaco ripartite da cornici che ne definiscono un triplo ordine. Nel secondo ordine è alloggiato il quadrante dell’orologio, mentre il terzo è la vera e propria cella campanaria che si conclude con una cornice aggettante, al di sopra della quale si erige la copertura che ha base esagonale ed è realizzata a spicchi metallici, sormontati da una croce in ferro.
La chiesa ha una pianta semplice ad unica navata, affiancata da una piccola navata posta a settentrione della stessa dimensione del campanile, in cui trovano posto il battistero e l’altare contenente la statua di San Cristoforo. La navata è divisa in tre parti, la zona semicircolare dell’ingresso, la parte centrale assimilabile ad un rettangolo e la zona presbiterale. Le murature sostengono una volta a padiglione ribassata con unghie e decorazioni lineari che definisco le specchiature architettoniche della struttura della volta. La zona d’ingresso semicircolare è sormontata da una volta a semisfera ribassata, che l’assimila ad un’abside. La parete di fondo dell’area presbiterale è invece piana e decorata nella parte superiore con una ripartizione geometrica che la riconduce illusionisticamente ad un catino absidale profondo. Al centro della parete è dipinta inoltre la parte terminale dell’altare marmoreo tridentino, definito da colonne sormontate da una trabeazione dal profilo mistilineo, assimilabile a forme barocche con cornici spezzate, volute e ghirlande floreali. Al centro è collocata la grande tela d’altare in cui è raffigurata l’”Adorazione dei pastori”. A destra e a sinistra dell’altare sono collocate due aperture che immettono nella sacrestia e in un locale di servizio. Le pareti non sono decorate con apparati pittorici ma semplicemente caratterizzate da una cornice che determina l’imposta della volta.
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