la chiesa, posta nella frazione Cornello, è preceduta da un piccolo sagrato in ciottoli, rialzato rispetto alla quota stradale di tre gradini. La facciata è semplice ed intonacata ed ospita al centro un portale in pietra affiancato da due finestre, una per parte, anch’esse con contorno in pietra. In alto e posta centralmente vi è una finestra curva. Un tetto a due spioventi conclude la facciata. A destra della chiesa si erge alto il campanile ed è visibile il corpo ospitante la sagrestia. La chiesa presenta internamente un’unica navata a pianta rettangolare coperta da soffitto con legno a vista. Le pareti della navata sono lisce, intonacate e ospitano le Stazioni della Via Crucis. Rialzato di un gradino rispetto alla navata, è il presbiterio: esso ha pianta rettangolare ed è coperto da volta a crociera. Un ingresso posto a destra del presbiterio conduce alla sagrestia
1605 – la chiesa, ai tempi, era curata dai disciplini bianchi che avevano ottenuto dal comune, nel 1600, anche una campana come risulta dalle delibere comunali. Tradizione vuole che fosse servita persino da parrocchiale per quella frazione
1605 – il parroco don Bernardo Tiraboschi, in occasione della visita pastorale di Mons. Giambattista Milani del 9 settembre 1605, afferma che l’Oratorio di S. Bernardino è di eredità Panizzoli. La chiesetta infatti si trova pure nelle vicinanze della contrada Panizzoli, dove ai tempi doveva esserci una fabbrica di panni, là sotto la cascata dell’acqua che precipita dalla valletta detta “dei tumbe o della foppa” di cui, già precedentemente al 1300, era proprietaria la famiglia Panizzoli
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin avvenuta il 17 luglio 1780, si annota che entro la circoscrizione parrocchiale erano compresi diversi oratori tra cui quello di S. Bernardino , governato dai sindaci
1861 – nel 1861, la parrocchia di San Lorenzo martire di Zogno risultava a capo dell’omonima vicaria XXXIV. A quest’epoca la comunità contava 1058 anime, ed era retta da un parroco vicario foraneo, da un coadiutore e da due cappellani. Aveva alle proprie dipendenze, tra le altre, la chiesa di San Bernardino
XX – nel corso del XX secolo la chiesa è stata oggetto di alcuni interventi di restauro e di manutenzione straordinaria
1940 – sul campanile sono installate cinque campane della tonalità in MI acuto della ditta Colbachini di Padova, mentre le precedenti, requisite in tempo di guerra nel 1940, erano della ditta Monzini di Bergamo
1666 – nel Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, si legge che erano oltre alla chiesa parrocchiale era presente, tra gli altri, anche l’oratorio di San Bernardino