Chiesa di San Bernardino (Clusone)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

Clusone - via Papa Giovanni XXIII - BG - 24023

0346/21073

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1336 – L’Oratorio di S. Bernardino (consacrato inizialmente al mistero dell’Annunciazione), posto sul margine ovest del sagrato della Basilica di S. Maria Assunta, fu edificato dalla Confraternita dei Disciplini Bianchi costituitasi a Clusone, come in altri paesi del territorio bergamasco, dopo l’approvazione ufficiale (1336) da parte del Vescovo di Bergamo Cipriano Congo.
XV – fu ampliato all’inizio del sec. XV con un prolungamento sulla sinistra
1451 – nel 1451 subì il sopralzo della parte più antica
1452 – nel 1452 fu dedicato a S. Bernardino da Siena per onorare in lui, che un tempo appartenne ai Disciplinati della Confraternita di S. Maria in Siena, un valido protettore, e per ricordare la sua venuta a Clusone come predicatore e pacificatore.
1673 – Nel 1673, per destinare nuovo spazio alle riunioni dei Disciplini in continua espansione e alle attività del Consorzio della Misericordia e del Monte dell’Abbondanza aggregatisi fin dal 1540 alla Chiesa di S. Bernardino, si completò il sopralzo di tutto il complesso.
1742 – Tra il 1742 e il 1751, incorporando un’arcata del portico fu costruita una cappella-sepolcro per collocarvi le statue dei Fantoni, scolpite in quegli anni.
1807 – Con decreto del 14 marzo 1807, in esecuzione della legge del Regno Italico del 23 aprile 1806, la Confraternita dei Disciplini, come tante altre, fu soppressa e l’Arciprete Bartolomeo Furia nel 1811 ottenne dal Delegato per il Culto l’annessione di questo complesso architettonico alla Parrocchia di Clusone.
1832 – Nel 1832, venne deciso di effettuare nella parete ovest delle aperture per ricavare al di là vani da adibire a sacrestia
1868 – I primi lavori di conservazione e di restauro, iniziarono nel 1868
1903 – nel 1903 Giuliano Volpi, sotto la direzione dell’architetto Virginio Muzio, consolidò e ripulì gli affreschi esterni.
1908 – nel 1908 si demolì la cappella-sepolcro a ridosso del portico, sistemando il gruppo fantoniano nella parte più antica della Chiesa.
1957 – negli anni 1957-1958 si eseguirono importanti lavori di bonifica alle pareti interne affrescate con relativa pulitura dei dipinti
1970 – nel 1970 si rese necessario un altro delicato lavoro di consolidamento e ripulitura del «Trionfo e Danza della morte»; i lavori riportarono alla luce, nel contempo, alcuni resti del terzo scomparto del grande affresco, parte dell’arco della porta originale e, da sotto un rappezzo seicentesco dell’affresco, la sagomatura della finestrella esistente sopra la porta.
1972 – nel 1972 per decisione della Sovrintendenza per i beni artistici e storici, si eseguì lo strappo e il restauro degli affreschi del portico, ora collocati nell’interno.
1999 – a cavallo del nuovo millennio sono stati apportati diversi lavori di restauro alla chiesa