la chiesa presenta una facciata semplice; quattro lesene in marmo di Zandobbio martellinato giungono fino al fastigio e si inseriscono nel cornicione sagomato, interrompendo la sequela degli archetti che lo accompagna.
Nella parte inferiore del settore centrale è posto un portale in marmo di Zandobbio, sormontato da un architrave e da un fondello con arco a sesto acuto entro il quale è scolpito in marmo il trigramma di San Bernardino, le lettere I H S, abbreviazione del nome latino di Gesù, cui sovrasta una croce; intorno un sole con dodici raggi che simboleggiano i dodici Apostoli e numerosi raggi più sottili.
Nella parte superiore del settore centrale è posta una finestra ad arco a sesto acuto, mentre nei settori laterali, entro nicchie con arco a tutto sesto, sono poste le statue di San Bernardino e di Sant’Antonio da Padova, i due santi francescani verso i quali maggiormente si espresse la devozione dei fedeli che frequentavano la chiesa.
La chiesa ha un’unica navata a pianta rettangolare, suddivisa da archi, in tre campate con cappelle laterali a fondo piano. La prima cappella di sinistra presenta due affreschi, raffiguranti angeli in volo; in una nicchia sulla destra si trova una scultura lignea raffigurante l’Angelo custode. La prima cappella di destra non presenta alcuna dedicazione. La seconda cappella a sinistra accoglie, sopra l’altare in marmo giallo e verde, un dipinto raffigurante la Pietà. La seconda cappella a destra ospita l’altare con un affresco cinquecentesco di anonimo del XVI secolo, Madonna in trono con i Santi Onofrio e Antonio da Padova. La terza cappella a sinistra è dedicata a Sant’Antonio da Padova; essa ha pianta quadrata e presenta nicchie con le statue lignee di San Francesco e San Bernardino. La terza cappella a destra presenta, entro nicchie, le statue di San Rocco e di Sant’Ignazio di Loyola. Un’arcata centrale suddivide due settori: il primo è costituito dalla navata vera e propria, mentre il secondo consiste in spazi di minori dimensioni in cui sono disposti due matronei e, solo nel settore di destra, un ingresso secondario.
Il presbiterio è a pianta quadrata ed è rialzato di tre gradini rispetto alla navata; esso è coperto da volta a crociera.
XV – la chiesa di San Bernardino fu con ogni probabilità costruita nella seconda metà del XV secolo, dopo lo canonizzazione del Santo. Scarse e frammentarie le notizie a suo riguardo. Citata in un atto notarile del 1511 e in due testamenti, rispettivamente del 1514 e del 1528, risulta riconsacrata da parte del Vescovo Milani nel 1593, probabilmente dopo un restauro. Fin delle origini la chiesa fu sede di una “schola” di Disciplini o Flagellanti, confraternita che alle comuni pratiche di pietà univa l’esercizio collettivo della flagellazione, chiamata “disciplina”. L’associazione non aveva regola propria, ma seguiva la normativa comune a tutte le confraternite bergamasche di Disciplini, raccolte in un’unica federazione con sede centrale presso la “Schola di Santa Maria Maddalena”, in un edificio tuttora esistente con ingresso nell’attuale via Sant’Alessandro al civico 39/D. I Disciplini della chiesa di San Bernardino erano noti a Bergamo con il nome di Bernardinelli e la “schoIa” è spesso ci
1876 – nel 1876 ebbe luogo una ristrutturazione che alterò parzialmente le caratteristiche originarie dell’edificio
1926 – lavori di restauro interessarono tutta la chiesa
1941 – viene restaurata la facciata
1961 – rifacimento degli intonaci esterni e lavori di consolidamento
1992 – vengono restaurate le facciate
1997 – viene restaurato un dipinto murale interno alla chiesa
2007 – nuovo impianto audio
2008 – trasformazione a gas metano impianto riscaldamento
Nei dintorni
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