preceduta da sagrato pavimentato e completo di parapetto in ferro in opera su pilastrini in porfido, la chiesa presenta la sua facciata verso sud. Al pianerottolo antistante l’ingresso principale si accede mediante scala in beola levigata.
La facciata presenta un corpo centrale di poco avanzato rispetto ai due corpi laterali; la delimitano due larghe fasce in pietra artificiale, che reggono una trabeazione alta con un cornicione orizzontale.
Il secondo ordine continua come il precedente e si conclude con una gronda a due spioventi, sempre in pietra artificiale sagomata sorretta da mensole.
Al centro dell’ordine inferiore è in opera il portale d’ingresso principale con coronamento di timpano triangolare e, sopra lo stesso, nel secondo ordine, una finestra sagomata, che dà luce alla navata. Oltre all’ingresso in facciata, sul lato ovest vi è un ingresso secondario protetto all’esterno da un porticato. La chiesa presenta pianta a croce latina, con una prima navata a due campate, seguita da transetto, che presenta ai lati due cappelle discretamente profonde.
Gruppi di lesene e contro-lesene con base continua in marmo e capitelli corinzi in stucco, sostengono la trabeazione completa di fregio e di cornicione praticabile, che corre lungo le pareti di tutta la chiesa. Sopra detto cornicione si imposta la volta a botte della navata.
La navata iniziale è coperta da volta a botte ed il transetto è coperto da tazza ellittica, poggiante su quattro arconi.
Seguono nelle prime due campate della navata due nicchie, dove trovano posto due confessionali in noce. La seconda campata presenta a sinistra, la tela della Educazione della Vergine SS., ed a destra, entro nicchia la statua di S. Bernardino titolare della Chiesa.
Il transetto ha pianta ottagonale irregolare e su tre dei quattro lati corti presenta ingressi che conducono a sinistra al campanile e l’altro funge da ingresso secondario, mentre a destra alla sacrestia e alla casa parrocchiale.
Sopra questi ingressi, entro quattro nicchie, sono custodite le statue dell’Immacolata, del S. Cuore di Gesù, di S. Rocco e di S. Luigi. La cappella di sinistra è dedicata alla Madonna del S. Rosario. La cappella di destra è dedicata alla Madonna del Carmine. Sopraelevato di tre gradini rispetto alla navata è il presbiterio; al centro di esso è presente un altare in marmo nero di pregevole fattura. Il presbiterio ha pianta quadrata coperta da tazza e si conclude in un coro absidato.
1754 – la chiesa di Amora, venne canonicamente eretta parrocchiale con decreto 7 dicembre del vescovo Antonio Redetti
1899 – venne consacrata col titolo di S. Bernardino il 17 ottobre 1899 dal vescovo Gaetano Camillo Guindani che sigillava nell’altare dei santi Rocco e Massimo le reliquie dei santi martiri Clemente e Pellegrino. Il giorno seguente, l’8 ottobre, lo stesso vescovo vi ordinava sacerdote il rev. Flaminio Belotti di Serina, che fu poi vescovo missionario
1913 – la chiesa venne restaurata e ampliata su disegno dell’ing. Luigi Angelini
1950 – la ditta Daciano Colbachini di Padova rifuse e reintegrò nell’attuale concerto di cinque campane, un precedente concerto consacrato dal vescovo Guindani il 17 ottobre 1899
1967 – vennero effettuate varie opere di ristrutturazione al campanile
1969 – viene realizzato nuovo impianto di riscaldamento
1971 – viene ristrutturato il campanile
1986 – in data 18 luglio Amora cessa di essere parrocchia e viene accorpata a quella di Aviatico
1988 – restauro generale interno alla chiesa
1992 – rifacimento pavimentazione sagrato
2001 – lo scultore Claudio Nani, terminò la porta cesellata e sbalzata con simboli di carattere religioso
2002 – si esegue una ricorritura del manto di copertura