L’Abbazia di Polirone è costituita da numerosi edifici che in origine erano destinati alle diverse attività svolte dai monaci. Il nucleo centrale si articola attorno ai chiostri dei Secolari e di S. Simeone. La configurazione planimetrica è irregolare, poichè molti spazi sono stati annessi nel corso dei secoli. In posizione mediana rispetto ai due chiostri vi è la chiesa, con la sacrestia e la chiesetta di S. Maria. A questa prima parte si aggiungono altri corpi di fabbrica autonomi quali il convento delle Canossiane, due fabbricati destinati a residenza, il Refettorio e la casa parrocchiale. La chiesa rispecchia l’architettura fondamentale che disegnò Giulio Romano, nel suo intervento di restauro a metà ‘500 e che rappresenta il compendio dei momenti salienti della storia e della civiltà polironiana. Tra il 1540 e il 1545 egli restaurò, senza demolire le vecchie strutture romaniche e gotiche, adottando soluzioni originali per far convivere diversi stili architettonici creando un interno raffinato ed omogeneo. La facciata che riprendeva il loggiato di Villa Madama è stata alterata dalla sovrapposizione di una loggia eretta nella prima metà del Settecento. L’interno, grandioso ed armonico, è ricchissimo di decorazioni sulle volte delle tre navate e delle dieci cappelle.
1100 – La chiesa attuale sorge ed ingloba, nella sua architettura, la precedente chiesa romanico-gotica legata alla storia del monastero fondato dai Canossa.
1540 – Giulio Romano restaurò la chiesa benedettina romanico-gotica di Polirone fra il 1540 e 1546, su invito dell’abate Gregorio Cortese, famoso umanista e “riformatore” cattolico. L’intervento ispirato alle fabbriche romane di Bramante e di Raffaello è un esempio molto importante di “travestimento” all’antica di un tempio medioevale. Giulio Romano adottò soluzioni originali per adattare l’antica architettura all’estetica del classicismo manierista.
1700 – Nel Settecento viene realizzata la loggia in facciata a copertura dell’originale aspetto esterno della basilica. Inoltre vengono aggiunte decorazioni all’interno che si integrano con le altre testimonianze del passato.
2013 – La basilica del complesso di San Benedetto in Polirone ha riaperto domenica 19 ottobre del 2014. La chiusura e il conseguente approfondito intervento di riqualificazione sono avvenuti a seguito del forte terremoto che ha colpito l’area nel maggio 2012. Gli interni sono stati oggetto di intervento sugli apparati decorativi, che ha comportato oltre al miglioramento antisismico anche la pulitura di affreschi, decorazioni e dorature, queste ultime eseguite ai tempi di Romano da Anselmo Guazzi.