La chiesa è preceduta sul prospetto principale da viale pedonale pavimentato in pietra e affiancato da piccole aiuole che conduce al portico, che continua sul lato destro aprendosi con archi sulla adiacente strada comunale. Il portico ha parapetto in muratura coperto da lastre in pietra su cui si appoggiano delle colonne in stile toscano che sorreggono gli archi in muratura di luce irregolare. Sopra il portico sono stati ricavati dei locali illuminati da finestrelle quadrate contornate in pietra. In generale la facciata si presenta liscia ed intonacata. La facciata settecentesca è divisa in tre settori da quattro lesene, i cui capitelli corinzi sorreggono un cornicione ad andamento curvilineo. La parte centrale è leggermente avanzata e le due laterali si raccordano ai muri perimetrali laterali in modo curvilineo. Attraverso il portale dell’ingresso principale con contorno di porfido, posto centralmente sotto il portico, si perviene al vano della chiesa che si presenta ad una sola navata ripartita in cinque campate da lesene complete di capitello. Un’importante zoccolatura in marmo è presente per tutto il perimetro interno, mentre sopra corre una trabeazione sormontata da cornicione su cui s’imposta la volta a botte di copertura. Le campate non hanno luce uguali tra loro, infatti la seconda e la quarta sono quelle con luce maggiore e le uniche che ospitano altari minori in nicchia, le altre tre sono più piccole e ospitano tutte, nella parte superiore, un matroneo con parapetto ed arcata a sesto ribassato; la campata di mezzo ospita a destra e a sinistra gli ingressi laterali. In corrispondenza degli altari minori, sopra il cornicione, sono presenti ampie finestre rettangolari. Il presbiterio è più ristretto della navata, è definito da un arco trionfale ed è rialzato di tre gradini; ha pianta rettangolare ed è concluso da abside semicircolare.
XVI – la chiesa primitiva venne eretta sul finire del 1500; probabilmente ultimata nel 1572 come riportato sull’architrave dell’ingresso laterale
1677 – il 18 febbraio 1677 il vescovo di Bergamo Daniele Giustiniani innalzò la chiesa a parrocchiale, rendendola autonoma da quella di Gromo.
1742 – la chiesa venne ricostruita ed ampliata sulla precedente nel XVIII secolo.
1762 – realizzazione della torre campanaria
1777 – il 25 giugno 1777 venne consacrata da Antonio Maria de Ambiveris vescovo titolare di Aureliopoli, che la dedicò a San Bartolomeo
1876 – lavori di riparazione ad una parte della copertura
1936 – vennero realizzati contemporaneamente ai lavori di restauro interventi di decorazione interna
1940 – lavori di tinteggiatura della chiesa
1943 – l’8 settembre 1943 furono ricollocate le campane dopo la requisizione bellica
1965 – lavori di riparazione alla chiesa e alla canonica
1971 – restauro esterno della torre campanaria
2005 – lavori di rifacimento e di restauro hanno interessato le facciate, le finestre, le lattonerie e la copertura