l’edificio, posto all’interno del centro abitato di Almenno, presenta esternamente un piccolo sagrato in lastre di pietra, delimitato da paracarri. Il fronte principale, liscio ed intonacato, risulta suddiviso in tre settori da quattro lesene con zoccolatura in arenaria e capitelli ionici che reggono il cornicione che divide la facciata in due ordini. Nel settore centrale del primo ordine trova posto il portale in pietra di Sarnico composto da colonne doriche con timpano e modiglioni. Il secondo ordine, che è suddiviso come l’ordine sottostante, centralmente presenta una finestra rettangolare con davanzale e cornice sagomata sormontata da un timpano. A coronamento della facciata è posto il timpano triangolare. L’interno presenta una navata unica a pianta rettangolare, coperta da volta a botte, è suddivisa in quattro campate da lesene con capitelli corinzi che reggono il fregio e il cornicione su cui si imposta la volta. Due nicchie poste nelle pareti di raccordo alla controfacciata ospitano a sinistra il Fonte Battesimale e a destra un ripostiglio. Negli sfondati della prima campata si trovano, sia a destra che a sinistra, due confessionali sormontati da matronei. Nella seconda campata si trovano due cappelle: quella di sinistra ospita l’altare dedicato S. Antonio, quella di destra in cui trova posto l’altare dedicato alla Deposizione di Gesù. Nelle cappelle della terza campata si trovano: a sinistra l’altare dedicato alla B.V. del Carmine, a destra quello intitolato al S. Cuore. La quarta campata è occupata dagli ingressi laterali. L’arco trionfale divide la navata dal presbiterio, più stretto della navata. Ai lati dell’ arco trionfale sono presenti due ingressi che conducono rispettivamente ad un ripostiglio ed alla sagrestia. Il presbiterio, a pianta rettangolare coperto da tazza circolare, risulta rialzato di sette gradini rispetto alla quota della navata. Il coro absidato, con copertura a catino semicircolare.
1459 – la chiesa venne consacrata dal vescovo Barozio il 3 giugno 1459
1796 – venne costruita la nuova chiesa su progetto dell’arch. Girolamo Salvatore Luchini
1838 – venne eretto l’altare dedicato a S. Antonio
1861 – la chiesa venne consacrata dal vescovo Pietro Luigi Speranza con il titolo di S. Bartolomeo
1908 – vennero portati a compimento i lavori di restauro a cura dell’ing. Elia Fornoni
1925 – il 14 agosto venne consacrato l’altare maggiore, realizzato a cura dell’ing. Luigi Angelini, dal vescovo Peruzzo che vi sigillò le reliquie dei Santi Bartolomeo, Alessandro e Timoteo
1948 – il 3 aprile le campane vennero consacrate dal vescovo Adriano Bernareggi
1970 – venne progettato il nuovo riscaldamento
1972 – vennero eseguite le opere di restauro del campanile a cura dall’arch. Cesare Rota Nodari
1979 – vennero eseguite le opere di restauro sulla facciata principale della chiesa
1991 – vennero eseguiti interventi sulle coperture
1993 – venne rifatto il pavimento del sagrato
1995 – vennero restaurate alcune cappelle interne, in particolare quella dedicata alla Madonna del Carmine
2003 – il campanile venne restaurato e ritinteggiato
2003 – viene effettuata la ricorritura dei tetti
2006 – venne eseguito il consolidamento della zoccolatura