preceduta e fiancheggiata da un breve sagrato pavimentato in pietra, la chiesa presenta l’orientamento liturgico tradizionale; il fronte principale è diviso in tre settori da quattro lesene con basi e capitelli corinzi. Sopra le lesene corre la trabeazione con fregio che fa da sostegno al timpano triangolare che conclude architettonicamente l’edificio. La facciata presenta ai lati due corpi più bassi che nascondono le sporgenze delle cappelle e si raccordano con modiglioni rampanti. Quattro vasi a forma di fiaccola stanno sulla sommità della facciata. Nel settore centrale, leggermente più ampio di quelli laterali, è posto l’ingresso con contorno in pietra sormontato da timpano triangolare. Più in alto è posta una finestra rettangolare con contorno in pietra che illumina la navata. L’interno ha pianta rettangolare suddivisa da lesene e contro lesene in quattro campate. Sopra i capitelli core la trabeazione e il cornicione. La navata è coperta da volta a crociera. Quattro finestre complete di relative strombature danno luce alla navata. La prima campata a sinistra ospita un crocifisso ligneo, a destra è presente un confessionale. La seconda campata ospita a sinistra l’altare dedicato a S. Rocco, a destra l’altare dedicato al S. Cuore di Gesù. La terza campata ospita a sinistra l’organo e a destra l’ingresso laterale. La quarta campata ospita due altari, quello di sinistra è dedicato alla Pentecoste, quello di destra è dedicato alla Madonna del Rosario. Ai lati dell’arco trionfale sono posti a sinistra e a destra due ingressi che conducono al campanile e alla sagrestia. Il presbiterio, più stretto rispetto alla navata, è rialzato di due gradini ed coperta da tazza circolare. Il coro è absidato coperto da catino
1482 – la comunità di Santa Croce si rese autonoma dalla chiesa matrice di San Pellegrino, in data 8 novembre, ad opera del vescovo Ludovico Donato
XVI – le parrocchie della Val Brembana Inferiore, tra cui Santa Croce, risultavano “nullius plebis”, ma comunque sottoposte alla giurisdizione di un vicario foraneo che a quel tempo era il parroco di Poscante
1666 – secondo quanto si desume dal sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, la chiesa di Santa Croce in Val Brembana inferiore, figurava come “nullius plebis” e iuspatronato del comune. Aveva cinque altari e vi era eretta le scuole del Santissimo Sacramento
XVIII – ricostruzione della chiesa
1780 – nella relazione fatta dal parroco di Santa Croce, il 13 luglio, in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che la chiesa parrocchiale aveva quattro altari. Al maggiore, era eretta la scuola del Santissimo Sacramento; al secondo, intitolato a Santa Maria Vergine del Rosario, era istituita l’omonima confraternita; al terzo, dedicato a Santa Maria del Carmine, era presente la scuola dello Spirito Santo. Inoltre nella parrocchia era registrata la presenza del consorzio della Misericordia e della scuola della dottrina cristiana
1910 – prolungamento della chiesa
1930 – costruzione del campanile
1944 – posa della zoccolatura interna in marmo rosso di Verona
1945 – nuova consacrazione della chiesa con dedicazione all’Invenzione della S. Croce. Nell’altare maggiore vennero sigillate le reliquie dei S. Alessandro e Pio. Nello stesso anno venne rinnovato l’interno
1953 – realizzazione del battistero e restauro dell’interno
1979 – realizzazione della vetrata istoriata, rifacimento del tetto della chiesa e nuovo portico
1985 – adeguamento liturgico del presbiterio
1987 – nuova tinteggiatura dell’interno
2004 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di risanamento conservativo, inoltre viene posata un nuovo impianto di illuminazione ed eseguite le tinteggiature esterne