Tra i campi di questa frazione dietro l’argine di un’ansa del Po, c’è ancora una corte, il cui nucleo originario è quattrocentesco e a cui apparteneva anche l’insolita chiesa di Carbonarola. La sua pianta quadrata all’esterno e ellittica all’interno la rende un pezzo unico di architettura seicentesca, completamente immersa nel verde.
1640 – La chiesa era inizialmente l’oratorio privato della corte della famigli Andreasi, poi, per volere del vescovo di Casa, Scipione Agnelli Mattei divenne parrocchiale. Apparteneva alla famiglia Andreasi anche Osanna, la Beata raffigurata nella pala d’altare contenuta qui e che veniva a soggiornare nella corte di famiglia.
1760 – Un secolo dopo la sua edificazione la chiesa venne ampliata con l’aggiunta del coro che rompe la forma ellittica della pianta.
1955 – Come molte altre chiese della provincia di Mantova, anche quella di Carbonarola era in gran parte affrescata all’interno, e ciò è dimostrato dalle ombre sulle tonalità dell’azzurro presenti nella cupola, unico lascito di un antico cielo stellato. Negli anni Sessanta del secolo scorso, però, si decise di sbiancare completamente gli interni, e si provvide all’inserimento di alcune canalizzazioni per la fuoriuscita dell’umidità di risalita, posizionati nei pilatri del deambulatorio.