Di origine quattrocentesca, la chiesa fu edificata per volere del signor Gelmino Rivola, il quale nel suo testamento, datato 4 maggio 1467, lasciò i propri averi per la costruzione di una chiesa dedicata a S. Maria Elisabetta, dotata di canonica, ove doveva risiedere un prete beneficiante e rettore. Fino alla fine del XIX sec, epoca che segnò la morte dell’ultimo erede Rivola, la chiesa fu ritenuta “chiesa principale” di Comonte, nonostante l’ampliamento della chiesa conventuale della Sacra Famiglia fosse già attuato. Oggi, i ruoli dei due edifici si presentano invertiti. L’attuale facciata della chiesa della Visitazione risale al XVIII secolo: si presenta in forme assai semplici, co struttura a capanna, cornicione che disegna il timpano e un ingresso con finestre laterali. L’interno dell’edificio è a navata unica, finemente decorato ad affresco secondo il gusto del tempo.
Sul lato sinistro è visibile un affresco di autore ignoto ¿ forse allievo del Cavagna ¿ raffigurante l’Adorazione del Bambino con la Vergine e i Santi Giuseppe, Francesco, Sebastiano, Fermo, Rocco e Antonio. La pala dell’altare, attribuita a Palma il Giovane, rappresenta la Visitazione. Sul lato sinistro dell’arco trionfale si trova l’affresco della Deposizione, attribuito alla scuola del Cavagna: l’opera è nascosta sotto un velo che viene rimosso secondo un rito che affascina molto i fedeli. Anche le due nicchie ai lati dell’altare maggiore ¿ dedicate l’una a S. Eurosia e l’altra a S. Luigi ¿ vengono svelate alle stesso modo.
XV – con testamento datato 4 maggio 1467 il signor Gelmino Rivola lasciò i propri averi per la costruzione di una chiesa dedicata a Santa Maria Elisabetta
1959 – formazione di nuovo altare
1980 – diversi lavori di restauro interessarono la chiesa