la chiesa, orientata secondo lo schema tradizionale liturgico, è preceduta da un sagrato ribassato rispetto alla quota della strada e pavimentato con porfido squadrato e pietra bianca geometricamente disposti. Un portico ad una campata voltata a crociera è sostenuto da due pilastri, aperto sui tre lati con archi con catene e coperto con tetto a tre falde, protegge l’ingresso principale. La facciata è a due spioventi ed è divisa in tre settori da gruppi di lesene che terminano con trabeazione, cornicione e timpano. Superiormente nel settore centrale c’è una finestra strombata che illumina la navata. Inferiormente al centro vi è il portale in pietra, mentre ai lati del portico vi sono due lesene e due raccordi ai muri d’ambito. L’interno è a navata unica, divisa in tre campate da gruppi di lesene con fusto dai fondelli in stucco ad imitazione del marmo e con capitelli corinzi, che sostengono trabeazione e cornicione. La copertura della prima e della terza campata è a botte con unghie che permettono l’apertura di finestre, mentre la seconda campata è coperta da cupola con pennacchi, in opera su quattro arconi, due dei quali dotate di finestre. Al centro della cupola un medaglione circolare raffigura la Madonna Assunta, altri medaglioni le tre virtù e a Fortezza e nei pennacchi vi sono i quattro evangelisti. In controfacciata, sopra la bussola, entro cornice di stucco è affrescato Gesù che disputa tra i Dottori. Nella prima campata sinistra si trova il fonte battesimale in marmo rosso venato sormontato da tempietto; sopra questo vano si trova entro nicchia la statua di S. Rocco fiancheggiata da due angioletti. A destra si trovano un confessionale e superiormente una nicchia con la statua di S. Agnese. Nella seconda campata si trovano due cappelle laterali voltate a botte. A sinistra vi è l’altare in marmo dedicato alla Madonna del Rosario con la statua della Vergine con Bambino entro nicchia. A destra vi è l’altare in marmo dedicato al Santo Crocifisso, con ancona dipinta; ai lati dell’altare entro nicchie, si trovano le statue dell’Immacolata e di S. Barbara. Nella terza campata vi sono a sinistra l’ingresso laterale (protetto da in vano esterno con tetto ad una falda) e a destra gli ingressi alla sagrestia e al campanile. L’arco trionfale separa la navata dal presbiterio, che è in rilievo di tre gradini, è più ristretto dell’aula ed è coperto da una volta a botte che si raccorda con il catino dell’abside. Ai lati del presbiterio vi sono le due cantorie in legno dipinto con leggere dorature. L’altare maggiore ha il paliotto circolare raffigurante la SS. Trinità. Il campanile è in conci di pietra ben squadrati
1618 – costruzione dell’edificio sacro
1636 – la chiesa viene canonicamente eretta a parrocchiale con decreto del vescovo Luigi Grimani
1644 – consacrazione per mano di Gian Battista Dovera arcivescovo di Aleppo, suffraganeo di mons. Luigi Grimani
1657 – durante la visita pastorale del vescovo Gregorio Barbarigo, la parrocchia di Zorzone risulta inserita nella vicaria di Dossena
1745 – costruzione della chiesa attuale su disegno dell’arch. Gian Battista Caniana
1780 – consacrazione in onore della SS. Trinità per mano del vescovo Gian Paolo Dolfin
1780 – nella relazione fatta dal parroco di Zorzone in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annota che la chiesa parrocchiale ha tre altari. Al maggiore, è eretta la scuola del Santissimo Sacramento e al secondo, intitolato alla Beata Vergine della Cintura, è istituita la confraternita omonima
1795 – costruzione del nuovo altare maggiore, opera finanziata dalla famiglia Palazzi della contrada Sotaralli
1911 – integrazione gli affreschi per mano dell’artista Umberto Marigliani, che dipinge due evangelisti nei pennacchi della cupola, inoltre vengono eseguite nuove tinteggiature interne
1968 – nuova tinteggiatura interna e nuovo impianto di illuminazione
1971 – con decreto del 28 giugno la parrocchia della Santissima Trinità di Zorzone viene aggregata alla zona pastorale composta dalle parrocchie della vicaria di Serina e da quelle dei vicariati di Selvino, Brembilla, San Giovanni Bianco, Zogno e Sottochiesa
1986 – nuovo pavimentazione in marmo nella navata
1987 – la chiesa viene restaurata internamente
1988 – la facciata principale viene restaurata
1990 – realizzazione di nuovi banchi in rovere massiccio
1993 – rifacimento della pavimentazione del sagrato
2013 – restauro dei prospetti esterni e ricorritura delle coperture