la chiesa, posta lungo l’antica mulattiera che sale a Miragolo S. Marco e S. Salvatore, è preceduta da un piccolo sagrato in ciottoli. La facciata è in pietre a vista. Il portale ad arco con architrave sormontata da lunetta ospitante uno stemma nobiliare, è affiancato da due finestre complete di inferriata. In alto e centrale è posta una finestra ad arco con inferriate a ventaglio. Un tetto con struttura in legno a due spioventi conclude la facciata. Internamente presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in due campate da arco a tutto sesto. Nella prima campata è posto a sinistra un dipinto raffigurante la Pietà, mentre a destra dipinto che raffigura la Madonna in trono con Bambino. Nella seconda campata è posto a sinistra l’ingresso laterale sormontato dall’organo, mentre a destra trova posto il pulpito. Il presbiterio è a pianta rettangolare rialzato di due gradini rispetto alla navata ed è coperto da volta a crociera. Un ingresso a destra del presbiterio conduce alla sagrestia
XV – venne edificato il primitivo edificio, probabilmente da una casata francese (come lascia intuire lo stemma posto sopra il portale d’ingresso)
1571 – venne affrescato il coro
1601 – l’originaria chiesa venne ampliata
1861 – la parrocchia di San Giacomo Maggiore apostolo di Somendenna risultava dipendere dalla vicaria di Zogno. Essa aveva alle proprie dipendenze un oratorio dedicato alla Santissima Trinità
1946 – la chiesa fu sottoposta a d un generale intervento di restauro
1981 – l’edifico venne nuovamente restaurato
1994 – vennero restaurati gli affreschi posti nell’abside
1666 – si accenna al luogo pio della Misericordia. Esisteva un oratorio dedicato alla Santissima Trinità. La comunità di Somendenna contava circa 337 anime, di cui 185 di comunione, al cui servizio era posto un parroco mercenario, eletto dal comune e presentato dal priore abate del monastero di San Giacomo di Pontida