Posta in località Marinoni, è preceduta da un sagrato pavimentato in cubetti di porfido; presenta una facciata intonacata e riquadrata da quattro lesene in muratura che, poggianti su di un basamento continuo realizzato con lastre di pietra, la dividono in tre settori, con il centrale più ampio. Nella parte sommitale della facciata, le lesene incontrano due trabeazioni sempre in muratura, formando così tre riquadri che, disegnano ulteriormente il fronte principale. L’architettura è conclusa con tetto a padiglione. Il portale in pietra sagomato con architrave dotato di coronamento riporta nel fregio la data 1749. Nei due settori laterali, poste ad un’ altezza intermedia fra il portale e la soprastante finestra, sono presenti due nicchie contenenti statue di santi. L’interno è ad unica navata, suddivisa in tre campate con pareti e lesene sulle quali, in parte interrotta da archi appena pronunciati sulle pareti, corre la trabeazione con cornicione in stucco. L’ aula è illuminato da quattro finestre, due per lato, poste sopra il cornicione, ed una posta ad est. La parete di fondo è raccordata alle pareti laterali mediante tratti curvi. Sopraelevato di quattro gradini, il presbiterio è coperto con volta a botte e catino absidale. Nei tratti curvi di raccordo sono ricavate due nicchie che ospitano le statue della Madonna e di S. Luigi; sotto quest’ultima nicchia, un apertura immette nell’attigua sagrestia. Un’ altra apertura, sempre sulla parete di destra, funge da ingresso laterale. Nel coro è presente un’ ancona in gesso con il quadro della SS. Trinità
1575 – dagli atti della visita apostolica di S. Carlo si legge:” Ecclesia SS. Trinitati dicata in contrada Marinoni, membrum eiusdem parochialis de Ardesia, cuius curam habent vicini..” Quanto alla chiesa si dice: “Ecclesia haec est curata”. La chiesa della Trinità è antica e curata con attenzione dai fedeli della vicinia e dai loro sindaci.
1746 – dagli atti della visita del vescovo Giovanni Paolo Dolfin si legge: “Questa chiesa sotto il predetto titolo, è antichissima e fu rifabbricata nell’anno 1746, seguendo il disegno molto simile a quello della parrocchiale, seppur in dimensioni ridotte: ha un solo altare, sotto il medesimo titolo della SS. Trinità ed è soggetta ad Ardesio
XX – dall’inizio del 1900 cominciò a funzionare la confraternita della Madonna del Carmine e oltre alla festività titolare della SS.Trinità si iniziò a celebrare annualmente la festa del Carmine nella terza domenica di luglio.
1962 – In località Marinoni fino al 1962 risiedeva un sacerdote cappellano, curato di Ardesio e addetto in particolare al servizio della frazione
1991 – vengono restaurate diverse tele, tra le quali quella della Madonna con Bambino