La chiesa della Malpensata, costruita nel 1922-1923 in stile lombardo medioevale, è preceduta da un ampio spazio di sagrato che la circonda su tre lati. L’edificio presenta gli angoli, le lesene in facciata e lo zoccolo realizzati in pietre squadrate, che conferiscono solidità ed equilibrio alla chiesa; le restanti parti sono trattate ad intonaco. Il fronte principale, rivolto a ovest, è preceduto da un portico con tre archi a tutto sesto sorretti da colonne in pietra; l’ingresso principale, all’interno del portico, è fiancheggiato da due finestre circolari dotate di inferiate di buona fattura. Nella parte soprastante della facciata, una grande finestra circolare illumina la navata. Sui due prospetti laterali delle lesene in pietra sbozzata individuano l posizione delle campate interne, ognuna dotata di finestra. Sul prospetto nord si trova un altro piccolo portico, simile per fattura e utilizzo di materiale, a quello principale. Sui lati nord e sud sono presenti gli ingressi secondari.
Internamente la chiesa a navata unica è suddivisa in 6 campate. La struttura d’insieme consiste in sei grandi arconi semicircolari e soffitto in legno con struttura a vista, decorato a cassettoni con lieve ornamentazione a fine intaglio. Il presbiterio è separato dalla navata da quattro colonne in marmo bianco di Zandobbio che sostengono l’imponente arco trionfale. Ai due lati del presbiterio vi sono due cappelle: quella di destra è dedicata al Sacro Cuore, mentre quella di sinistra è dedicata alla Vergine Addolorata. L’altare maggiore è in marmo bianco di Zandobbio e nero di Selvino, con pregiati sbalzi realizzati dell’artista Antonio Nani. La chiesa termina con l’abside semicircolare.
1919 – l’ingegnere Angelini predispone il progetto per la nuova chiesa
1922 – il 22 novembre, il vescovo Luigi Maria Merelli benediceva la prima pietra della nuova chiesa della Malpensata, sorta alla memoria dei Caduti della grande guerra e dei Morti di S. Giorgio
1923 – sul pittoresco campanile in pietra, fu collocato il primo concerto di cinque campane di varia provenienza. Il 3 maggio 1926 si inaugurò un nuovo concerto di otto campane in “sol mg.” della fonderia Angelo Ottolina
1924 – il vescovo Luigi Maria Merelli, consacrò la chiesa il 23 maggio 1924 dedicandola alla S. Croce e deponendo nell’altare maggiore le reliquie dei santi Alessandro e Giorgio.
1933 – venne eretta parrocchiale con decreto del 10 giugno 1933
1942 – l’altare maggiore in marmo bianco di Zandobbio e nero di Selvino, con pregiati sbalzi di Antonio Nani, fu progettato dall’architetto Pino Pizzigoni e consacrato dal vescovo Adriano Bernareggi. Dello stesso anno , la singolare balaustra in giallo roano e il pavimento del presbiterio in repen istriano.
1947 – il concerto di campane venne integrato, dopo la requisizione bellica, sempre dalla ditta Ottolina
1968 – venne posato un nuovo pavimento interno in granito e vennero acquistati 30 nuovi banchi. Viene inoltre rimosso il pulpito in legno
1976 – vengono restaurate le due cappelle laterali del presbiterio e si rifanno gli affreschi in parte deteriorati.
1982 – vengono riaperte due finestre nella zona absidale e strappati due affreschi, poi ricollocati
1999 – viene rifatto il pavimento del portico, inoltre vengono effettuate opere di pulizia sulla facciata e rifatte alcune parti della copertura della chiesa
2006 – viene rifatto l’impianto elettrico e vengono sostituiti i corpi illuminanti