La chiesa parrocchiale di San Macario, dedicata alla Purificazione dei Maria Vergine, ha un impianto a croce latina con cappelle laterali.
Dall’ingresso a destra si incontra una prima cappella, chiusa da balaustre, con confessionale intagliato il legno e grande affresco raffigurante San Macario.
Successivamente si incontra una teca in vetro contenente un monumentale stendardo raffigurante l’Addolorata, segue un affresco raffigurante il Cristo che consegna le chiavi a San Pietro.
Nella terminazione destra del transetto è situato il grande altare in legno contenente l’urna di San Macario e una pala d’altare raffigurante il santo che implora la Madonna insieme a San Carlo Borromeo.
Sulla destra di questo altare è situato un affresco raffigurante la comunione di San Luigi Gonzaga.
Il presbiterio è dominato dal grande altare in legno dorato ai lati del quale si trovano, a sinistra guardando l’altare, un affresco raffigurante l’ultima cena e a destra un altro affresco raffigurante il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Sul lato sinistro dell’aula, per chi entra, procedendo dal presbiterio si incontra un pulpito in legno policromo e, nella terminazione sinistra del transetto, un grande altare barocco in legno contenente una statua raffigurante la Madonna Addolorata, ai lati due state lignee raffigurano i profeti Geremia e Isaia.
Sulla sinistra di questo altare esiste un affresco raffigurante Santa Agnese.
Al centro della navata sulla sinistra, rispetto a chi entra, si trova una tela attribuita a Biagio Bellotti sotto la quale è posizionata una statua raffigurante il Sacro Cuore.
Di fronte al già citato stendardo dell’Addolorata si trova un altro confessionale in legno sopra al quale è appesa una tela raffigurante il Cristo durante la passione.
Entrando a sinistra dell’ingresso si trova la cappella del battistero con fonte battesimale in pietra e sovrastante affresco del 1942 che rappresenta il battesimo del Giordano.
Sopra l’ingresso, con grande bussola in legno, si trova la cantoria con un organo con struttura in legno.
Le volte a crociera sono interamente decorate; nella prima campata, in un ovale è raffigurata l’assunzione della Vergine mentre all’incrocio del transetto nella cupola è rappresentata la gloria di San Macario con i quattro Evangelisti nei pennacchi. Sopra il presbiterio è presente un affresco raffigurante la croce tra angeli.
La facciata della chiesa è suddivisa in due ordini scanditi da lesene e con nicchie contenenti santi.
Il portale trilitico di ingresso, unico accesso dalla facciata, è protetto da un pronao retto da due colonne con fusti in granito. Da sinistra a destra si osservano le statue di San Pietro, San Macario, San Giuseppe e San Paolo.
Nel registro superiore, ai lati della grande finestra centrale, nelle rispettive nicchie sono collocate le statue di Santa Margherita e Sant’Anna con la Madonna Bambina.
La parte superiore della facciata, più stretta, termina con un timpano ed è raccordata al corpo inferiore con volute, alle estremità, ai fianchi delle volute si trovano piramidi in pietra.
1804 – Dai documenti esistenti risulta un primo ingrandimento dell’edificio esistente nei primi anni del XIX secolo.
1830 – Tra il 1830 e il 1832 viene ampliato l’edificio.
1893 – Nel 1893 viene restaurata la chiesa.
1902 – Nel 1902 l’edificio viene ampliato con un intervento importante progettato da Don Enrico Locatelli che prevede la demolizione del presbiterio per il prolungamento dell’edificio che viene ad assumere una pianta a croce latina.
1978 – Nel 1978 viene rifatto il tetto.
1978 – Nel 1978 viene ritinteggiato l’interno.
1990 – Nel corso degli anni Novanta viene rifatto il pavimento del presbiterio.
2015 – Tra il 2015 e il 2017 l’edificio viene interamente restaurato.