Chiesa della Pietà (Tremezzo)

Diocesi di Como - chiesa sussidiaria - Lombardia

Tremezzo - CO - 22019

0344/40334

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1699 – Nella Visita Pastorale del 1699 del Vescovo Francesco Bonesana (1695-1709) è citato l’oratorio di S. Francesco Saverio in Tremezzo, nella dimora Clerici (per volere del marchese Giorgio II Clerici intorno al 1690 venne edificata la villa, ora Villa Carlotta, della quale l’oratorio era la cappella privata).
1827 – Tra il 1827 e 1828 Pompeo Marchesi (Saltrio, 1783 – Milano, 1858) realizzò il monumento funebre di Giovanni Battista Sommariva, collocato sulla parete destra.
1843 – Nel 1843 Pietro Tenerani (Carrara, 1789 – Roma, 1869) realizzò il monumento funebre dedicato a Luigi Sommariva, collocato sulla parete sinistra.
1850 – Benedetto Cacciatori (Carrara, 1794-1871) realizzò le sculture che arricchiscono il presbiterio: nella nicchia aperta sulla parte di fondo la Pietà (1850), per il paliotto dell’altare maggiore un bassorilievo con la Natività di Gesù (1854).
1855 – La chiesa che oggi ammiriamo è frutto della ricostruzione avvenuta nel 1855 su progetto dell’architetto Giacomo Moraglia (Milano, 1791-1860), per volere della contessa Emilia Seillière, vedova del conte Luigi Sommariva, figlio di Giovanni Battista, che nel 1801 aveva acquistato dalla famiglia Clerici la villa con annesso oratorio. Nel 1843 la contessa Sommariva vendette la villa a Marianna di Sassonia Coburgo Gotha, mantenendo però il possesso dell’oratorio dove erano collocati i monumenti funebri del suocero e del marito.
1860 – Nel 1860 Alessandro Puttinati (Verona, 1801 – Milano, 1872) realizzò in controfacciata, sopra la porta di ingresso, una scultura che raffigura un Angioletto con una targa, recante la dedica di Emilia Sommariva Seillière al padre Germano Augusto.
1860 – La volta è decorata con affreschi monocromi realizzati nel 1860 dal pittore varesino Raffaele Casnedi (Dumenza, 1822 – Milano, 1892),
1865 – Nel 1865 Gaetano Manfredini (Bologna, 1800 – Milano, 1870), appartenente a una famosa famiglia di scultori e fonditori bolognesi attivi a Milano, realizzò quattro statue allegoriche rappresentanti la Giustizia, la Religione, l’Amor divino e l’Amor del prossimo.
1866 – Nel 1866 Benedetto Cacciatori (Carrara, 1794-1871) realizzò gli Angeli reggi acquasantiera e reggi stemma collocati in controfacciata, ai lati della porta d’ingresso.
1867 – Nel 1867 Benedetto Cacciatori (Carrara, 1794-1871) realizzò due bassorilievi (Le tre Marie al sepolcro e Cristo e i fanciulli) che decorano il timpano di facciata e la porta esterna di accesso alla sacrestia.
1969 – Tra gli anni 1969 e 1970 fu rifatta la copertura.
2014 – Il 25.11.2014 sono iniziati i lavori di restauro dell’oratorio, finalizzati all’eliminazione delle infiltrazioni che interessavano le murature perimetrali, derivanti dalla risalita per capillarità dell’acqua presente nel terreno sottostante e per infiltrazioni di acqua piovana dalla copertura.
I lavori sono terminati il 20.2.2017.

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