Il piccolo oratorio è canonicamente orientato e presenta una pianta centrale: l’aula ha pianta ottagonale irregolare (più vicina ad un quadrato con angoli smussati) e ad essa si annette un presbiterio quadrangolare. Sul lato meridionale si trova una sacrestia, su quello opposto il piccolo campanile a base quadrata. L’asse principale è individuabile grazie all’entrata posizionata sotto un portico testrastilo binato, direttamente in asse con il presbiterio. Agli angoli dell’aula si trovano quattro nicchie coperte da un’elegante conchiglia ieratica: ospitano le statue di S. Antonio, S. Apollonia, S. Giuseppe e S. Agata. Il presbiterio è diviso dall’aula solo mediante un basso gradino. La decorazione interna si articola tra pareti e volta in un’elegante fascia marcapiano con capitelli in stucco di tipo composito. Al centro dei capitelli è collocata una testa d’angelo. Nel giardino dell’oratorio si trova un piccolo parco mariano, che ripropone in miniatura le cappelle delle più importanti apparizioni della Vergine. Sono già state portate a compimento le cappelle di Lourdes e La Salette, mentre è attualmente in costruzione la cappella di Rue du Bac.
XV – Sul luogo dell’odierna chiesa della Madonna in Campagna sorgeva una piccola cappella o edicola campestre con affrescata l’immagine della Madonna, protetta da un tettuccio spiovente e da un cancelletto. La cappella si trovava lungo il margine di una delle vie di comunicazione più importanti del tempo, quella che collegava il paese di Vanzaghello con Gallarate. Probabilmente, l’edicola stava ad indicare l’entrata nel territorio di Vanzaghello. Presso questa edicola, dal 25 marzo al maggio del 1662, avvennero undici miracoli.
1666 – In seguito all’accettazione degli avvenimenti miracolosi da parte dell’autorità ecclesiastica, nel 1666 venne costruito l’attuale edificio, definito dalle fonti Madonna in Campagna, Oratorio campestre della Beata Vergine della Neve oppure Santa Maria delle Grazie. Non sappiamo il nome dell’architetto che progettò la chiesa, il quale si firma solo con le iniziali R.A.: tuttavia, dall’analisi del progetto (conservato in AAM, anno 1583-1678, II vol., quint.36) possiamo verificare che esso corrisponde quasi completamente all’aspetto attuale della chiesa. Varia solo la posizione della sacrestia, collocata ad est nel progetto ma costruita sul lato meridionale.
1712 – Nel 1712 si erige presso l’Oratorio un cimitero.
1735 – La più antica descrizione conservata della chiesa è contenuta nella visita pastorale del cardinale Pozzobonelli del 1735 e corrisponde quasi completamente allo stato attuale dell’edificio. La chiesa viene descritta di forma ottagonale, lunga e larga 13 cubiti, con un’unica porta d’ingresso. L’interno appariva sufficientemente luminoso grazie a tre finestre rettangolari e binate poste nella parte alta; il soffitto era ben intonacato ma privo di decorazioni. Il pavimento era in acciottolato. Si accedeva alla zona presbiteriale tramite un gradino e questa era delimitata da una balaustra e da cancelli lignei. La pala d’altare era già costituita dall’affresco che ancora oggi si conserva.
2017 – La chiesa è stata interessata da un restauro completo nel 2017.