la facciata principale della chiesa è preceduto da un portico aperto su due lati con archi a tutto sesto poggianti su colonne in marmo di Zandobbio in stile toscano, impostate su muro continuo interrotto solo in corrispondenza dell’ingresso principale che funge da basamento. Sotto il porticato vi è posto centralmente l’ingresso principale con dritti ed architrave in pietra. Ai lati di quest’ultimo in corrispondenza delle ultime aperture del porticato vi sono due finestre con inferriate di sicurezza e contorno simile all’ingresso. Sopra il porticato la facciata continua liscia e ripartita verticalmente da due lesene in tre settori. I settori laterali, più bassi di quello centrale, presentano due nicchie, una per lato, nelle quali sono contenute le statue dei Santi Pietro e Paolo. Questi settori sono terminati da cornicione con timpano spezzato interrotto per tutta la larghezza del settore centrale. Quest’ultimo ospita una grande finestra semicircolare posta immediatamente sopra alla copertura del porticato ornata da ampio contorno in pietra modanata e da inferriata. Sopra, all’altezza dei timpani laterali, si trova un basso rilievo di angeli che sostengono una cartiglia e sopra ancora vi è il timpano che corona la facciata. Internamente la chiesa è composta da tre navate ripartite in quattro campate. Ai lati del presbiterio, largo quanto la campata centrale, vi sono due cappelle: in una, comunicante con il presbiterio, si conserva il SS. Sacramento; in quella opposta, che funge da vestibolo alla sagrestia e da penitenzieria, si custodiscono alcuni ex voto. Il presbiterio, corrispondente alla primitiva chiesa settecentesca, è a pianta rettangolare ed è rialzato di poco rispetto alle navate e protetto da inferriata.
XVI – la data di fondazione della chiesa non è certa, differentemente dai motivi che spinsero la sua edificazione. Infatti gli storici del seicento e del settecento non parlarono mai dell’esistenza di chiesa o santuario, ma essi riferirono solo di un’immagine miracolosa che si venerava in località Erbia. Solo verso la fine del Settecento o sul principio dell’Ottocento si eresse una piccola chiesetta, in cui venne incorporato il muro del fienile riportante la venerata immagine, che fu così sottratta alle intemperie e convenientemente difesa.
1813 – la chiesa venne benedetta nel 1813.
1867 – nel 1867, in seguito allo scoppio di colera nella Valle Seriana, si ridestò più viva che mai la devozione alla Beata Vergine d’Erbia e i parrocchiani fecero pubblico voto di ampliare la chiesa.
1878 – nel 1878 iniziarono i lavori che conservavano nella nuova costruzione la primitiva struttura.
1881 – i lavori non conformi al progetto iniziale terminarono nel 1881.
1882 – la nuova chiesa fu benedetta nel 1882 dal vescovo Guindani.
1885 – nel 1885 venne collocato l’organo nella cantoria di destra.
1913 – nel 1913 venne restaurato l’organo
1926 – nel 1926 venne realizzato il campanile disegnato a scomparti e sagome settecentesche, contornato da una profilatura a bulbo.
1927 – tra il 1927 ed il 1928 avvenne il prolungamento della chiesa, la costruzione di una nuova facciata con portico e l’erezione di un nuovo campanile. I lavori furono realizzati secondo i progetti dell’ing. Luigi Angelini.
1928 – tra il 1928 ed il 1929 venne realizzata l’ornamentazione interna a colori
1939 – nel 1939 venne modificato ed ampliato l’organo.
2007 – nel 2007 la chiesa venne sottoposta ad un ciclo di restauro dei cicli pittorici,decorativi e della pavimentazione.